Cronaca di Frosinone

Martedì 7 Agosto 2001
PONTECORVO «Del Prete»
Piano sanitario, discutiamone

di UMBERTO PAPPALARDO

PONTECORVO - Le forze politiche si sono mobilitate per osteggiare la spoliazione del «Pasquale Del Prete». Anche la società civile sta sul chi vive per «capire cosa bolle in pentola». Proprio ieri mattina, i consiglieri di minoranza hanno depositato la richiesta di convocazione urgente dell’assemblea cittadina.
Oltre alla commissione alla sanità, anche i consiglieri comunali Patrizia Danella, Roberto Cerro, Tommaso Pezzella, Daniele Longo, Umberto Satini e Eleuterio Moretta, hanno sollecitato il sindaco Riccardo Roscia a rompere gli indugi.
L’assemblea sarà convocata nel momento più opportuno per poter permettere a esponenti autorevoli del Parlamento (gli onorevoli Savo e La Starza, il sen. Tofani, ma anche il presidente della commissione regionale alla sanità Foglietta, i consiglieri regionali D’Ovidio e De Angelis) di partecipare al dibattito.
«L’ospedale - ha precisato Patrizia Danella - è l’unica impresa che assicura molti posti di lavoro ai residenti. Ci dobbiamo battere per elevare la professionalità. Soltanto in questo modo riusciremo a interrompere lo stillicidio delle spoliazioni. Dobbiamo creare i presupposti per avere sinergie dall’Università: solo in questo modo restituiremo fama e prestigio al presidio, che per molti anni è stato il punto di riferimento di medici di grande valore professionale».
L’assessore alla sanità Angelo Reccia è preoccupato per la brutta piega che sta prendendo il dibattito sul Piano sanitario aziendale: più si scava in profondità e maggiormente si allontanano le prospettive di rilancio del nosocomio. I sindacati di categoria hanno lanciato l’allarme: «La razionalizzazione della sanità - hanno ripetuto in ogni circostanza - non si ottiene solo diminuendo i posti letto. Occorrono investimenti massicci per far compiere il "salto di qualità" al nostro sistema sanitario. Soltanto con la tecnologia sofisticata si esce dal tunnel».
Perché il consigliere comunale Valerio Pecchioli, dipendente del nosocomio, che si professa aderente di Forza Italia, non ha voluto firmare la richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio comunale? Per evitare «conflitti d’interesse» o per difendere meglio la sua posizione personale?