Nazionale

Lunedì 13 Agosto 2001
Raffaele Costa, deputato di Forza Italia, si scaglia contro la proposta di razionalizzazione del ministro Sirchia Chiudere novecento ospedali è una follia
«È assurda l’idea di fare strage di strutture efficienti solo perché alcune sono da tagliare»

ROMA - Il suo predecessore Umberto Veronesi, l’oncologo famoso del governo di centrosinistra, aveva lanciato un’idea dirompente: chiudere la metà degli ospedali italiani in un piano strategico da attuarsi in dieci anni, non prima aver effettuato i suoi blitz nei nosocomi di mezza Italia e aver stilato una «guida Michelin» ospedaliera con descrizione dettagliata delle strutture. L’attuale ministro non più della sanità ma della «Salute», Girolamo Sirchia va giù più pesante: «A fronte di un centinaio di ospedali all'altezza, manteniamo una dispersione di piccoli nosocomi inadeguati, qualcosa come novecento luoghi di ricovero «alla buona», incapaci di fornire prestazioni davvero utili e e che quindi vanno chiusi». Parte dalla chiusura degli ospedali il cahier de doleance del ministro che, essendo un «addetto ai lavori», famoso immunologo, appena due mesi dopo la nomina sa bene quali sono i difetti del Sistema sanitario nazionale. E così l'efficienza degli ospedali, di tutti gli ospedali, è il primo obiettivo da raggiungere: liste d'attesa più brevi, tecnologie più avanzate e soprattutto maggiore equità. Secondo il ministro, infatti, non c’è equità per la mancanza di uniformità, da luogo a luogo, nella quantità e qualità delle prestazioni erogate, inoltre le strutture ospedaliere devono inoltre mantenersi al passo coi tempi ed adeguarsi ai nuovi bisogni sociali: infatti dalla prevalenza di malatti acuti si è passati alla patologia del cronico e dell’anziano, cioè alla non-autosufficienza.
Sarà pure questa la sfida del nuovo sistema sanitario, o il cambiamento di cultura dell’intero sistema italiano, cittadini e politici, ma per Raffaele Costa, parlamentare di Forza Italia è soltanto una «strage indiscriminata». «Il ministro intenderebbe tenere aperti in Italia solo cento ospedali e chiuderne novecento afferma Costa - Non discuto la necessità di una revisione dell'attuale mappa, anche per evitare doppioni o sprechi, mi pare però che la proposta, oltre ad essere irrealistica, confonda le idee ai cittadini, agli amministratori, agli operatori. Fare strage degli ospedali innocenti ed efficienti soltanto perché ce ne sono alcuni da tagliare sarebbe un errore catastrofico. Il ministro Sirchia è persona di grande capacità e buon senso: non esiterà a correggersi».

S.B.