di UMBERTO PAPPALARDO

PONTECORVO- Tutto è contro il "Pasquale del Prete", tranne la sua mastodontica struttura, che non potrà giammai essere ridotta ad un "scatola vuota", solo perché la classe dirigente non riesce ad imporre un progetto credibile. Scavando nel Piano sanitario aziendale, si scopre il "disegno occulto" del manager Cavallotti: ridimensionare il "Pasquale Del Prete". A parte, la gloriosa tradizione, anche in termini professionali (si ricordi, uno per tutti: il grande chirurgo D'Alessandro), è di tutta evidenza l'importanza dei manufatti per rilanciare la sanità, riconvertendo il personale e le strutture. Ma il manager Cavallotti va controcorrente, non intervenendo per rivitalizzare le realtà significative dell' Ausl. Anzi, sembra incline a tagliare non solo i "rami secchi", ma anche reparti efficienti. Infatti, dalla lettura attenta del "progetto-obiettivo 2001", predisposto dal responsabile del dipartimento di scienze eidologiche, dott. Sindici, emerge la volontà di ridimensionare anche il reparto di Radiologia del "Pasquale Del Prete". Da tempo il reparto, per funzionare a regola d'arte, avrebbe necessità di far eseguire i lavori di ristrutturazione per l'installazione della Tac, di far sostituire il mammografo, di avere l'Ecocolor doppler e di "digitalizzare" il servizio. Ma l'esame del progetto di digitalizzazione mette in evidenza il disegno occulto del manager Cavallotti: depotenziare il reparto di Radiologia. Infatti, nel riferire le problematiche, che intende affrontare , il dirigente del dipartimento di Scienze Eidologiche, dott. Sindici, indica gli obiettivi. Tra questi, vi è la "digitalizzazione delle strutture "complesse" di radiologia dei Presidi di Frosinone, Sora, Cassino, Alatri e Anagni". Pontecorvo non compare perché è considerata, di fatto, un'unità operativa "semplice". Ci si domanda: se prima non è attribuita la "branca" da affidare ad una struttura, con quale criterio si procede al declassamento di un presidio sanitario? Anche altri reparti del "Pasquale Del Prete" sono stati declassati: Ginecologia, Pronto soccorso e Anestesiologia. L'opinione pubblica teme che il manager Cavallotti abbia già fatto i suoi giochi, prescindendo dalle legittime aspettative dei cittadini residenti.