Cronaca di Frosinone | |
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Sabato 25 agosto 2001 | |
ASL L’Uil-Fpl
traccia un bilancio sulla gestione La conferenza locale prevista a settembre BISOGNERÀ aspettare il rientro del sindaco Marzi per conoscere la data precisa di riconvocazione della Conferenza locale per la Sanità, come richiesto (l’abbiamo scritto ieri) dal sindaco di Torrice, on. Benito Savo. Il primo cittadino dovrebbe procedere nei primi giorni dell’entrante settimana ed ecco perciò che la quarta riunione dei 91 sindaci potrebbe tenersi verso il 20 settembre dal momento che l’effettuazione dell’assemblea va stabilita per legge con un lasso di tempo di 20 giorni. Una riunione importante questa perché all’odg saranno rimesse l’approvazione del regolamento e l’elezione del comitato di rappresentanza che dovrà occuparsi del Piano sanitario in fase avanzata di elaborazione. I sindaci si assumeranno la responsabilità di ritardare il loro parere? Intanto l’Uil-Fpl ha sferrato un duro attacco al manager dell’Asl Cavallotti, sulla cui gestione di nove mesi parla di «apparente situazione di caos che non lascia purtroppo intravedere spiragli di miglioramento a breve e medio termine». Ma bisognerebbe considerare (e troppo spesso non si fa) che i problemi ereditati sono tanti e gravi come sono molte le pretese, senza comprendere gli atteggiamenti contraddittori (se non strumentali), per cui ci vorrebbe molto più tempo per raddrizzare una barca malandata attaccata quasi da ogni parte. Il segretario del coordinamento sanità dell’Uil-Fpl, Giulio Rossi, sostiene che la proposta di Piano è «aspramente criticata dagli amministratori di Pontecorvo, Ceccano e Alatri, i cui presìdi subiranno gravi ridimensionamenti nonché osteggiata da forze politiche molto vicine al governo regionale» e il riferimento è a Forza Italia. Rossi ripropone poi le questioni non risolte degli infermieri, dei barellieri, dellle indennità di risultato, del contratto del personale ancora non attuato (ecco una questione di cui i sindacati non si sono mai occupati abbastanza commettendo una grave omissione del loro ruolo) e «il nodo irrisolto dell’Ini-Città Bianca, per la quale è scaduta l’ennesima proroga». S. di N. |