AZIENDA SANITARIA Cgil-Cisl-Uil, gli infermieri
sono pochi Entro la prossima settimana
confronto decisivo con il manager su riorganizzazione e
organicoENTRO la
prossima settimana dovrebbe tenersi l’annunciato definitivo incontro tra
il direttore generale dell’Asl, Carmine Cavallotti, e la delegazione di
Cgil-Cisl-Uil formata dai segretari generali Benedetto Mollica, Romano
Fratarcangeli, Domenico Fracasso e di
categoria Della Rosa, Ricci e Matassa, sul Piano sanitario aziendale e la
connessa dotazione organica (da inviare successivamente alla Regione per
l’approvazione). Nel frattempo, sempre la prossima settimana, dovrebbe
sapersi qualcosa di più preciso sulla data di convocazione della
Conferenza locale per la Sanità (dopo tre tentativi andati a vuoto), la
quale dovrà approvare il regolamento ed eleggere i cinque membri del
comitato di rappresentanza, al quale competerà esprimere il parere sulla
riorganizzazione aziendale. Intanto, lo «staff» dei dirigenti presieduto
dal direttore generale Cavallotti continua l’esame delle proposte
emendative e integrative consegnate ai tavoli di concertazione mentre il
direttore amministrativo, dott. Giovanni Terlizzo, ha presentato e
illustrato al gruppo di lavoro centrale la sua proposta riorganizzativa
del Servizio. Insomma, il Piano sanitario locale e la dotazione
organica, almeno in questa lunga e approfondita fase preliminare, si trova
a buon punto per cui si spera che i 91 sindaci si riuniscano al più presto
per non ritardare il varo dei due importanti e decisivi documenti dell’Asl
e, soprattutto, facciano un esame sereno ed obiettivo non condizionato da
spinte campanilistiche o clientelare ma ispirato ad una visione d’insieme
dei bisogni sanitari della popolazione ciociara che si attende più e
migliori servizi in modo da farne terminare la ricerca al di fuori della
provincia, con indubbie e gravi conseguenze economiche sulle tasche dei
cittadini e sul medesimo bilancio dell’Asl. Entro la prossima
settimana, dunque, si terrà l’annunciato incontro con Cgil-Cisl-Uil per la
verifica delle proposte presentate, illustrate in un articolato documento.
Per quanto riguarda l’area ospedaliera, i sindacati confederali hanno
obiettato la non idonea distribuzione del personale infermieristico in
alcuni poli e strutture, e in qualche caso anche l’insufficienza ad
assicurare tutti i turni. Altrettanto dicasi sull’articolazione delle
specialità «ridotte pur in presenza di forte richiesta da parte
dell’utenza», sulla riduzione dei posti-letto (in particolare nella
medicina del polo di Frosinone), sull’istituzione di una sola unità di
chirurgia per Anagni-Alatri ed altrettanto per medicina e chirurgia di
Cassino-Pontecorvo, ancora ad Anagni-Alatri l’istituzione di un’unità
operativa otorino-ortopedia-cardiologia con l’Utic e la dialisi di Anagni
«diviene una struttura semplice nonostante sia diretta da un dirigente di
secondo livello». Cgil-Cisl-Uil, tra le numerose altre proposte, chiedono
il «rafforzamento» della chirurgia pediatrica «all’interno delle strutture
esistenti per eliminare una consistente mobilità passiva» e l’inserimento
nel dipartimento di Salute mentale dell’area dipartimentale di salute
mentale per l’infanzia, ora nel dipartimento Materno-infantile.
S. di
N.
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