Cronaca di Frosinone

Venerdì 7 Settembre 2001
Anagni/Cavallotti: «Non so nulla, comunque non si chiude niente. Stiamo facendo il possibile per garantire l’efficienza»
Cardiologia verso la chiusura
Il vice primario conferma: «Lunedì prossimo il reparto si fermerà»

di ANTONIO MARIOZZI

«Il reparto di cardiologia dell'ospedale di Anagni va verso la paralisi. Da lunedì nella divisione potrebbero essere sospese tutte le attività per mancanza di medici». A lanciare l'allarme sono i Comunisti italiani, un medico del reparto conferma il rischio-chiusura mentre il manager dell'Asl sembra cadere dalle nuvole. I «camici bianchi», che stando alla pianta organica dell'Asl dovrebbero essere undici, da oggi resteranno appena in due (il primario e il suo "aiuto"), dopo gli incarichi scaduti ad alcuni professionisti. A denunciare la grave carenza che rischia di mettere in crisi l'ospedale della città dei Papi (serve nove comuni del comprensorio con un bacino di utenza di oltre cinquantamila abitanti) è il segretario dei Comunisti italiani di Anagni, Giuseppe Palombo. «E' la conseguenza - attacca Palombo, che ha diffuso una nota dai toni aspri - della mancata approvazione della pianta organica per il reparto di cardiologia. Da circa un anno la Giunta regionale non è riuscita ad affrontare e risolvere il problema per dissidi tra le forze che la sostengono. Siamo preoccupati per i disagi e i rischi che dovranno sopportare i pazienti malati di cuore. Tutto ciò crea anche un senso di rabbia - prosegue l'esponente politico del Pdci - perché, dopo che il centrodestra ha condotto le ultime campagne elettorali puntando il dito sul problema della sanità, ora a due anni di distanza dalle elezioni regionali e a un anno dal cambio del direttore generale dell'Asl la situazione della sanità in tutta la provincia è peggiorata». La carenza di personale medico, infatti, interessa anche altri reparti, tra cui quello di chirurgia. E le tre nuove sale operatorie, ristrutturare con un investimento miliardario, a distanza di alcuni anni sono ancora inutilizzate. «Non si riesce a capirne il motivo - aggiunge Palombo -, ma si tratta di una situazione vergognosa e intollerabile. Bisogna scongiurare lo smantellamento della struttura sanitaria». Ieri pomeriggio il manager dell'Asl di Frosinone ha però smentito la chiusura del reparto di cardiologia. «Non so nulla - dichiara Carmine Cavallotti -, non si chiude niente. Tutto questo è assurdo e ridicolo. Ognuno faccia il proprio mestiere. Stiamo cercando di fare il massimo per garantire la piena efficienza». Ma l'aiuto primario di cardiologia conferma le difficoltà : «Siamo in attesa di decisioni dalla direzione generale - spiega il dottor Gianni Aceto -, molto probabilmente lunedì il reparto si fermerà per mancanza di medici».