Cronaca di Frosinone

Sabato 8 Settembre 2001
VEROLI
Ambulatori Asl trasferiti nella Città bianca
Quindici strutture lasceranno il vecchio ospedale, che diventerà residenza sanitaria assistita

di ELISABETTA BOTTONI

I 15 ambulatori ospitati nell’ex ospedale di Veroli stanno per essere trasferiti presso la clinica Città Bianca, nella contrada di Foiano. Lo spostamento avverrà insieme al rinnovo del contratto della struttura tra l’Asl e il gruppo Faroni, proprietario della clinica. Lo ha comunicato il manager dell’Azienda sanitaria Carmine Cavallotti al sindaco Danilo Campanari. «Ho preso atto con soddisfazione di quanto il dottor Cavallotti mi ha personalmente detto», ha commentato il primo cittadino. «Ci saranno polemiche ma sono convinto che la soluzione costituisce la risposta giusta alle necessità dei cittadini. Viene loro offerto un potenziamento dei servizi, una struttura tecnologicamente più avanzata e di facile accesso». Il Cup (centro unico di prenotazione) e il centro prelievi saranno spostati nell’ex ospedale, dove rimarrà soltanto Radiologia. Per la ristrutturazione del vecchio nosocomio l’Asl ha ottenuto dalla Regione il finanziamento di tre miliardi. «Ho voluto accertarmi – assicura Campanari – che quella pratica andrà avanti. L’ex ospedale diventerà, come previsto, Rsa, Residenza sanitaria assistita: è testimoniato da atti ufficiali».
Cambieranno invece i termini del nuovo contratto tra Città Bianca e Asl. «Non è più un contratto di locazione – chiarisce l’assessore regionale alla Sanità Vincenzo Saraceni – ma è un rapporto di natura convenzionale: l’Ini offre le prestazioni riabilitative e di radioterapia mentre i medici saranno dell’Azienda». Il canone che l’Asl versava al gruppo Faroni durante la prima fase del rapporto era di circa 20 miliardi l’anno. «Ci sarà un notevole risparmio – spiega Saraceni - ma il costo sarà variabile: saranno pagate solo le prestazioni offerte». A cambiare è anche la durata del contratto. «Sono stato io stesso a chiedere che non fosse di un anno, ma più duraturo, probabilmente di cinque anni», ha precisato l’assessore. A metà settembre scadrà la proroga concessa dall’Asl, poi dovrebbe cominciare la nuova fase.