ATINA/ESPROPRI PER L’OSPEDALE
Comune, pignoramenti in arrivo
di STEFANO DE ANGELIS
Potrebbe farsi
sempre più critica la situazione economico-finanziaria del comune di Atina. Le
già esigue casse comunali, infatti, rischiano di subire un pignoramento di
svariati milioni. Al centro della questione la delicata vicenda degli espropri
dei terreni privati sui quali è in costruzione il nuovo ospedale di Atina
Inferiore. Il comune diversi anni fa espropriò alcuni terreni, a vari
proprietari, per permettere all'Asl di iniziare i lavori per la costruzione del
nuovo plesso ospedaliero di Atina Inferiore. I privati però, contestarono
immediatamente il provvedimento e, tra l'altro, ritennero inadeguato il compenso
con il quale il comune intendeva liquidarli. «Il Tribunale - spiega il sindaco
Lino Cerri - ha sentenziato a loro favore stabilendo che il comune deve versare
complessivamente circa 700 milioni per integrare la cifra». La questione, però,
si complica dal momento che il comune ha presentato ricorso contro alcuni
proprietari omettendo, però, di farlo contro Filomena Schiavi, alla quale ora
spettano circa 230 milioni. Il suo legale, però, ha atteso per tanto tempo, e
invano, il pagamento da parte del Comune. E così ha avviato la procedura di
pignoramento presso la concessionaria del Comune, dove vengono depositate alcune
somme che incassa l'ente pubblico. Praticamente le somme dei vari creditori
comunali andrebbero eventualmente a coprire il debito. Il comune, però, contesta
l'intera procedura e il 30 settembre il giudice deciderà se assegnare
definitivamente la somma a Filomena Schiavi o meno. La vicenda, però, pare
complicarsi e potrebbe finire nuovamente in tribunale. Il sindaco Cerri ritiene
che il comune non debba versare alcuna cifra ai privati. «Non è il Comune a
dover pagare - spiega - ma l'Asl in quanto quest'ultima è andata a beneficiare
dell'esproprio». Stando alle dichiarazione del sindaco è possibile ipotizzare un
eventuale azione legale del comune contro l'Asl con la quale si chiederebbe il
risarcimento della cifra che, inizialmente, potrebbe essere sottratta alle casse
comunali.
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