ANAGNI Ospedale, due nuove sale operatorie Funzioneranno a novembre. Potenziato anche il reparto di cardiologia
di ANNALISA MAGGI
Buone prospettive di
rilancio per l'ospedale di Anagni. Non sono stati risolti improvvisamente con la
bacchetta magica tutti i problemi e le carenze di cui soffre da tempo la
struttura sanitaria anagnina, ma qualche fermento di ripresa è ben visibile
anche dall'esterno. Rientrato l'allarme sulla ventilata chiusura del reparto di
cardiologia per l'insufficienza dei medici, proprio da questa divisione arriva
la buona notizia, annunciata nei giorni scorsi anche dal sindaco di Anagni,
Franco Fiorito, dell'arrivo di un cardiologo. Salgono così a sei, compreso il
primario, i medici che compongono l'equipe cardiologica del presidio ospedaliero
della città dei papi; certamente ancora un numero inferiore a quello previsto
dalla pianta organica, ma pur sempre sufficiente a garantire l'efficienza del
servizio. Dall'ospedale riferiscono che «quello relativo all'assunzione del
personale è un problema cronico, perché da tempo non sono state effettuate
assunzioni, né sono espletati quei concorsi che invoglierebbero maggiormente gli
operatori sanitari a restare ad Anagni». Sono in corso i lavori per sistemare la
zona d'ingresso, sono state ripulite le scale, insomma «si sta cercando di
apportare piccoli miglioramenti - fanno sapere - come la dotazione degli
armadietti nelle singole stanze, per rendere più accogliente l'ospedale anche
sotto il profilo del comfort alberghiero. E' in progetto la sistemazione
dell'ingresso, del pronto soccorso e il trasferimento dei servizi nel piano che
fino a poco tempo fa ospitava il reparto di radiologia, a sua volta spostato nei
locali dell'ex lavanderia». Quando si accenna all'apertura delle nuove sale
operatorie si tocca uno dei tasti più battuti in passato dai rappresentanti dei
sindacati dell'ospedale e di maggiore apprensione anche per gli utenti. Pare che
anche su questo fronte si sia vicini ad una soluzione con il probabile
funzionamento delle due sale, a partire dal mese di novembre, con strumenti
nuovi e apparecchi moderni per un investimento complessivo da parte dell'azienda
sanitaria di circa ottocento milioni.
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