VEROLI Nubi sulla clinica Città Bianca, a rischio 170 posti di lavoro
A Veroli 170 posti di lavoro tornano a rischio e soprattutto torna a rischio
la salute per decine di pazienti che si devono curare da malattie gravissime. La
clinica Città Bianca ha sospeso le accettazioni in regime di convenzione con la
Asl: in pratica, chi vuole andare ad effettuare uno dei moderni esami o delle
più avanzate terapie, ora dovrà pagare tutto di tasca propria. Diversa la
situazione per chi era già stato accettato nei giorni scorsi: per loro la
clinica continuerà a garantire le prestazioni. E si tratta di servizi che non
esistono in nessuna altra struttura in provincia di Frosinone. Come ad esempio
la radioterapia. A determinare il blocco delle accettazioni è stato il
mancato rinnovo della convenzione con la Asl di Frosinone. L'accordo è scaduto
da mesi, era stato prorogato fino al 19 settembre scorso. E poi nessuno si è più
fatto sentire. Oggi i sindacati Cgil e Cisl hanno espresso preoccupazione
per i 170 posti di lavoro. I figli, le mogli, i parenti di pazienti che avevano
programmato la radioterapia a Veroli oggi hanno protestato in lacrime: saranno
costretti a compiere ogni giorno un pellegrinaggio a Roma. Intanto le
segreterie provinciali di Cisl e Cgil e le Rsa esprimono grande preoccupazione
per la situazione di assoluta precarietà ed incertezza che si è determinata tra
i lavoratori ed i pazienti della clinica. «Dopo oltre 5 mesi dalla scadenza del
contratto con l’Ausl - è scritto nel comunicato dei sindacati - e il perdurare
dello stato di incertezza occupazionale e nonostante le disponibilità dichiarate
pubblicamente a tutti i livelli a risolvere il problema, non si è raggiunto
alcun accordo. E’ una situazione assurda ed incredibile, dimostrazione più
evidente dell’apparente disinteresse dei soggetti preposti a risolvere un
problema così importante ed essenziale per i circa 170 lavoratori occupati e dai
tanti pazienti bisognosi di cure».
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