Pontecorvo/In un convegno dibattuto il
futuro del noscomio. Le promesse di tutti: «Non sarà
smantellato» Ospedale, arriverà anche
Geriatria Il presidente della commissione
sanità: «Eviteremo servizi fotocopia»
"Occuperemo il ristrutturato presidio ospedaliero di Ferentino per impedire
lo spostamento degli uffici dall'ex Macisti alla nuova struttura. Ci stanno
imbrogliando, l'ospedale non riaprirà. Avremo solo un'infermeria. Noi a breve
organizzeremo anche una manifestazione davanti alla Asl. Intanto ringrazio le
scuole di Ferentino che questa mattina (ieri n.d.r.) hanno fatto sciopero in
segno di protesta contro gli imbrogli di Asl e Regione". Queste le parole
minacciose del leader cittadino di Rifondazione Comunista Alberto De Carolis nel
corso dell'assemblea pubblica svoltasi nell'aula consiliare, colma
all'inverosimile di cittadini, per discutere sulle sorti dell'Ospedale di
Ferentino. All'assemblea, organizzata dai partiti del centrosinistra erano
presenti anche l'ex sindaco nonché presidente della provincia Francesco Scalia,
il sindaco Valeri, l'assessore alla sanità Italo Bruni, e la maggior parte della
Giunta Comunale e dei consiglieri. Francesco Scalia, primo a parlare ha
sottolineato il fatto che da una delibera di chiusura del 95 la sua
amministrazione sia riuscita ad ottenere, sulla carta, il punto di primo
soccorso, 20 posti di Rsa e 20 di lungodegenza, oltre al potenziamento degli
ambulatori. Concorde con Scalia il sindaco Valeri che dice: "Ci debbono dare ciò
che è scritto sulle delibere, i". Tutti concordi quindi, da destra a sinistra
nel ritenere che il punto di primo soccorso per 12 ore ed il centro prelievi al
posto del laboratorio analisi sia davvero poco per un paese di oltre 21.000.
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