Cronaca di Frosinone | |
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Domenica 2 Settembre 2001 | |
INTERVISTA AL SEGRETARIO DELL’ORDINE DEI
FARMACISTI Ferrante: «Ecco perché conviene scegliere il medicinale generico» DA ieri è cominciata una piccola «rivoluzione» nelle farmacie, il cui esito positivo sta però nelle mani dei medici di famiglia. Sono aumentate le medicine che fanno risparmiare mentre chi vuole le specialità «griffate» deve pagare la differenza di tasca propria. Per saperne di più ci siamo rivolti al dott. Fulvio Ferrante, segretario dell’Ordine dei Farmacisti. Dove sta la novità di questi prodotti cosiddetti generici? «Quando arriva sul mercato un nuovo medicinale, frutto della ricerca di un’azienda, per alcuni anni è protetto da un brevetto che impedisce di copiarne la formula. A brevetto scaduto, invece, chiunque può fabbricare il prodotto: il farmaco così costerà meno in quanto i produttori non avranno da ammortizzare il costo della ricerca. Tali farmaci devono avere nomi generici, come quelli della molecola principale, cioè del "principio attivo". Quindi sono farmaci che hanno i medesimi componenti e gli stessi dosaggi e dunque l’effetto sull’organismo è identico. Consentono però di risparmiare, dato che per legge il prezzo deve essere di almeno il 20% inferiore al farmaco equivalente. Sono presenti sul mercato da diversi anni ed in alcuni Paesi europei rappresentano il 30-40% dei farmaci "consumati", mentre da noi l’incidenza dell’utilizzo è solo dell’1-2%. Ora però le nuove regole per il rimborso dovrebbero facilitare una efficace conoscenza e diffusione». Quanti sono attualmente in commercio? «Non di tutti i medicinali esiste in commercio l’equivalente a basso costo e/o il "generico". Il ministero della Salute ha inserito nell’elenco di riferimento per le nuove regole i prodotti derivati da una quarantina di principi attivi: si tratta di 653 preparati, tra generici e non». Sono farmaci sicuri? «Possiamo fidarci, anzi potremmo preferirli in quanto, comunque, c’è un risparmio. Le differenze sono soltanto economiche, tutto il resto è uguale: principio attivo e azione farmacologica. Il principio attivo, cioè la sostanza responsabile dell’azione terapeutica, ha una formula chimica ben definita e trascritta anche sulla confezione. Essa è facilmente riproducibile, in ambiente idoneo. Viene tra l’altro definito dalla normativa vigente anche il livello di "impurezza" ammesso: non più dell’1%, esattamente come per la specialità commerciale. Il farmaco generico arriva sul mercato se ha superato i test sulla purezza e sull’assorbimento». Ritiene necessario consultare il medico per la scelta tra specialità e generico? «Il rapporto fiduciale-professionale che l’utente ha con il proprio medico è irrinunciabile e insostituibile, anche supportato dalla professionalità dei farmacisti. Il medico ora è anche obbligato per legge a informare che esiste un equivalente generico e questa informazione deve essere fatta con cura in modo che non gli si possa insinuare il dubbio che un farmaco, costando meno, valga meno, per cui il paziente pagherà pur di avere il prodotto che gli viene presentato come migliore». S. di N. |