Cronaca di Frosinone

Giovedì 6 settembre 2001

PONTECORVO
Potenziamento dell’ospedale, è polemica
Dopo le richieste del sindaco Riccardo Roscia la minoranza lancia accuse molto pesanti

di UMBERTO PAPPALARDO

PONTECORVO - Dopo che il sindaco, Riccardo Roscia, ha indicato le linee guida per fronteggiare le problematiche del «Pasquale Del Prete», la minoranza ha iniziato un bombardamento di critiche, accusando il primo cittadino di incompetenza.
La critica più aspra è sulla lettera che l'esecutivo ha inviato a Cavallotti, mediante la quale ha chiesto al manager di potenziare i seguenti reparti: 10 posti letto per Ortopedia, 12 per Otorinolaringoiatria, 12 per Oculistica, 12 per Pneumologia, 25 per Geriatria, 16 per Medicina generale, 18 per Chirurgia, 15 per Lungodegenza e 20 per Gastroenterologia. L'assessore alla sanità, Angelo Reccia, era assente forse per contrasti di linea politica con il suo sindaco.
Ma l'intervento che ha salvato l'esecutivo, tenuto conto della piega che aveva preso la discussione, è stato quello dell'assessore, Paolo Trillo, il quale è riuscito a condurre nel solco della razionalità tutta la discussione sul presidio ospedaliero. L'errore in cui è caduto il sindaco Roscia e molti altri consiglieri è quello di aver chiesto di istituire delle discipline (Pneumologia) che presuppongono patologie sub acute. Ma, come è noto alle persone informate, il presidio che non è sede di Dea non potrà mai ospitare questi reparti.
«È giusto potenziare le strutture territoriali ? sottolinea l'assessore Trillò ? anche ai fini della prevenzione. Ma il potenziamento non deve significare, come si rileva dal piano aziendale, una penalizzazione degli ospedali».
I consiglieri della Vela , Umberto Satini e Eleuterio Moretta, hanno insistito sull'aspetto rivoluzionario del nuovo assetto sanitario.
«È tutto il Polo D che è penalizzato dalla visione del manager. Per stoppare questa linea di tendenza occorre coinvolgere tutte le forze politiche del territorio interessato. Poi, per risolvere alla radice i problemi della sanità della bassa Ciociaria è necessario indurre la Regione Lazio a sdoppiare l'attuale Azienda sanitaria locale, perché è la più grande d'Italia».
A dare mano forte ai due consiglieri del Ccd, é intervenuto il consigliere, Valerio Pecchioli, il quale ha fatto acquisire agli atti il documento predisposto dal Dipartimento della Sanità di Forza Italia.