PONTECORVO Potenziamento
dell’ospedale, è polemica Dopo le richieste del sindaco Riccardo Roscia la minoranza
lancia accuse molto pesanti di
UMBERTO PAPPALARDOPONTECORVO - Dopo che il sindaco, Riccardo
Roscia, ha indicato le linee guida per fronteggiare le problematiche del
«Pasquale Del Prete», la minoranza ha iniziato un bombardamento di
critiche, accusando il primo cittadino di incompetenza. La critica più
aspra è sulla lettera che l'esecutivo ha inviato a Cavallotti, mediante la
quale ha chiesto al manager di potenziare i seguenti reparti: 10 posti
letto per Ortopedia, 12 per Otorinolaringoiatria, 12 per Oculistica, 12
per Pneumologia, 25 per Geriatria, 16 per Medicina generale, 18 per
Chirurgia, 15 per Lungodegenza e 20 per Gastroenterologia. L'assessore
alla sanità, Angelo Reccia, era assente forse per contrasti di linea
politica con il suo sindaco. Ma l'intervento che ha salvato
l'esecutivo, tenuto conto della piega che aveva preso la discussione, è
stato quello dell'assessore, Paolo Trillo, il quale è riuscito a condurre
nel solco della razionalità tutta la discussione sul presidio ospedaliero.
L'errore in cui è caduto il sindaco Roscia e molti altri consiglieri è
quello di aver chiesto di istituire delle discipline (Pneumologia) che
presuppongono patologie sub acute. Ma, come è noto alle persone informate,
il presidio che non è sede di Dea non potrà mai ospitare questi reparti.
«È giusto potenziare le strutture territoriali ? sottolinea
l'assessore Trillò ? anche ai fini della prevenzione. Ma il potenziamento
non deve significare, come si rileva dal piano aziendale, una
penalizzazione degli ospedali». I consiglieri della Vela , Umberto
Satini e Eleuterio Moretta, hanno insistito sull'aspetto rivoluzionario
del nuovo assetto sanitario. «È tutto il Polo D che è penalizzato
dalla visione del manager. Per stoppare questa linea di tendenza occorre
coinvolgere tutte le forze politiche del territorio interessato. Poi, per
risolvere alla radice i problemi della sanità della bassa Ciociaria è
necessario indurre la Regione Lazio a sdoppiare l'attuale Azienda
sanitaria locale, perché è la più grande d'Italia». A dare mano forte
ai due consiglieri del Ccd, é intervenuto il consigliere, Valerio
Pecchioli, il quale ha fatto acquisire agli atti il documento predisposto
dal Dipartimento della Sanità di Forza Italia.
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