Cronaca di Frosinone

Mercoledì 12 Settembre 2001
PONTECORVO - Oltre 1500 ...

di UMBERTO PAPPALARDO

PONTECORVO - Oltre 1500 cittadini si sono mobilitati per porre all'attenzione dell'opinione pubblica la sorte dell’ospedale «Pasquale Del Prete».
Ma la raccolta delle firme prosegue contemporaneamente nei comuni di: Pontecorvo, Pico, Esperia, Aquino, Castrocielo, Roccasecca e Colle San Magno. I firmatari della petizione intendono segnalare al presidente della Repubblica, al ministro della Salute, al presidente della regione Lazio, al presidente dell’Amministrazione provinciale all'assessore regionale alla Salute e al direttore generale dell’Azienda sanitaria locale Carmine Cavallotti lo stato di degrado del nosocomio e le conseguenze negative che si riverberebbero su di esso, se il piano sanitario aziendale, predisposto dal manager Cavallotti, andasse in porto.
La prima conseguenza, oltre alla ulteriore dequalificazione, sarebbe il "ridimensionamento" ingiustificato di una struttura che si è distinta, nei decenni trascorsi, per la qualità dei suoi operatori.
Ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso, è stata l'impreparazione dimostrata dagli amministratori comunali durante il dibattito, svoltosi il 5 scorso. Qualche amministratore (l'assessore Trillò) ha colto il significato del piano sanitario aziendale, ma il sindaco Roscia si è limitato a chiedere la permanenza di alcuni reparti (Ortopedia, Otorinolaringoiatria, Oculistica, Pneumologia, Geriatria, Medicina generale, Chirurgia e Lungodegenza), di cui qualcuno incompatibile con le discipline sub acute. Il Centro per i "Diritti del cittadino" (Codici) insiste su un concetto generale, soprattutto per non far scoppiare la guerra tra presidi ospedalieri accorpati.
«Il Polo D ? chiarisce la referente del Codici ? deve essere considerato un'unica "casa" con tutte le conseguenze. Non sarà permessa la corsa all'accaparramento di questa o quella disciplina. Gli spazi vuoti del «Pasquale Del Prete» ? suggerire il Codici ? potranno essere occupati da "Centri di ricerca" o ospitare imprese private. E' necessario proporre nuove realtà (neurochirurgia). L'intervento più urgente deve essere fatto nel miglioramento della qualità delle prestazioni, anche con l'ausilio delle apparecchiature».