La Cgil Funzione Pubblica critica le scelte del
manager della Asl di Frosinone Carmine Cavallotti Il piano sanitario giudicato
troppo parziale Bloccati i contratti a termine per coadiutori amministrativi e
le selezioni per gli operatori
di
SILVANO CIOCIA
ANCORA un siluro,e questa volta di quelli che
pesano davvero, è stato lanciato nei giorni scorsi dalla Cgil Funzione
Pubblica a firma del Segretario Davide Della Rosa, contro la gestione
sanitaria dell’Ausl di Frosinone, ed in modo particolare contro il suo
manager Carmine Cavallotti reo, a giudizio della componente sindacale, di
«aver presentato un piano sanitario parziale e non esaustivo. «Già
erano evidenti alcuni segnali - afferma la Cgil tramite il suo segretario
Davide Della Rosa - che qualcosa non quadrava, come il blocco dei
contratti a termine per i 22 coadiutori amministrativi, con proceduta
ormai completata; oppure il blocco delle selezioni per i 60 Barellieri del
118; a ancora l’ ipotesi di mancata proroga per gli Operatori Sanitari
assunti a contratto a termine; la sospensione dal mese di Agosto delle
indennità di missione per tutti gli operatori che agiscono all’esterno
dell’azienda; infine, le voci di blocco degli straordinari.» È un
carnet, sempre a giudizio della sigla sindacale, troppo ricco di sorprese
negative, che inevitabilmente andranno a ripercuotersi sulla qualità
dell’attività dell’Ente. La Funzione Pubblica Cgil di Frosinone denuncia
questa grave situazione sanitaria, sostenendo che essa tre origine nelle
scelte di fondo indirizzate ad una sanità, per la quale sono previsti
sempre con meno soldi e la contrazione dei servizi da offrire agli utenti.
«La Cgil di Frosinone, a fronte di questo stato di cose, -afferma
Davide Della Rosa- si batterà per cambiare radicalmente l’impostazione
data a Piano Sanitario Locale, in quanto i cittadini ciociari non possono
assistere alla continua soppressioni di presidi, ai visto tagli di
prestazioni che creano disorientamento e sconcerto, soprattutto tra i
malati, i quali hanno tutto il diritto di chiedere, al contrario,
ulteriori prestazioni specialistiche e soprattutto una sanità efficiente e
moderna».
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