Ex insegnante del capoluogo si era sottoposta a un
intervento chirurgico Muore in sala operatoria,
famiglia chiede 2 miliardi
di
MARINA MINGARELLI
LEI, Una insegnante di educazione artistica
in pensione del capoluogo, si era recata in una nota clinica della
capitale per un intervento chirurgico ad un orecchio. Le referenze su
quella clinica erano ottime, quindi si era fidata ciecamente della
professionalità dei medici. Invece, La donna muore subito dopo
l’operazione. I familiari, rappresentati dall’avvocato Enrico Pavia,
chiedono di aprire un’indagine. Le perizie ( i fatti risalgono al
giugno del ’98) accusano i medici di scarsa professionalità. Secondo
quanto emerso dall’inchiesta, durante l’intervento i chirurghi avevano
lesionato un organo vitale che aveva portato alla morte l’ex insegnante.
Per tal motivo i familiari hanno chiesto un risarcimento di due miliardi
di lire. La causa che sta andando avanti da tre anni, procede senza
soste. Mentre la clinica nè è uscita fuori senza ombre e senza macchie, i
medici che hanno eseguito l’operazione si trovano nell’occhio del ciclone.
Per il momento i beni immobili dei dottori imputati sono stati posti
sotto sequestro. A marzo del 2002 dovrebbe essere emessa la sentenza.
Un verdetto atteso dalla parte civile che, come già evidenziato, ha
chiesto due miliardi di risarcimento danni.
|