Cronaca di Frosinone | |
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Sabato 22 Settembre 2001 | |
L’Uil-Fpl dice «no» al piano sanitario e
all’organico L’UIL-Fpl è pessimista: prevede «un abbassamento dell’assistenza in provincia» se passeranno, così come sono stati concepiti dall’Asl, piano sanitario e dotazione organica e lo ha messo per iscritto al presidente della giunta regionale Storace, all’assessore Saraceni, ai consiglieri regionali frusinati e, per conoscenza, al manager Cavallotti. E intanto rompe pure l’unità d’azione con Cgil e Cisl visto che finora non c’è stato un comune pronunciamento (né tanto meno negativo) da parte dei confederali. Ma di cosa si duole l’Uil-Fpl per cui boccia «definitivamente le due proposte»? Per quanto riguarda il piano, contesta che «vi sia una rete ospedaliera efficiente e che quindi si possa arrivare ad una diversificazione delle specialità esistenti e di quelle da creare». Il sindacato ritiene, invece, che «il potenziamento dei sette ospedali individuati dalla Regione con un atto deliberativo mai abrogato, come sedi di pronto soccorso, possa assicurare sicuramente un’assistenza migliore di quella che verrebbe fornita dai quattro poli con il conseguente ridimensionamento degli ospedali esistenti». Insomma, tutto deve restare com’è: ospedali fotocopia e niente nuove specialità. Dunque, continuazione dell’affannosa ricerca da parte del malato delle specialità che qui non esistono e dell’esborso di centinaia di miliardi dall’esangue bilancio dell’Asl. Altra posizione arretrata l’Uil-Flp tiene sulla dotazione organica, preoccupandosi solamente di alcune qualifiche e non tenendo conto del fatto che la Regione giustamente impone il contenimento delle spese dal momento che il centro-sinistra ha lasciato in eredità al centro-destra un deficit di 7.400 miliardi (di cui 350 della nostra Asl). Il segretario generale, Alberto Matassa, e il coordinatore sanità, Giulio Rossi, rilevano che per quanto riguarda infermieri e O.T.A. l’organico previsto è inferiore al «fabbisogno» in quanto vi è un rapporto di 1 a 1,35 con i medici in servizio mentre dovrebbe essere di 1 a 3 o 4, «a meno che non si decida di mettere i medici in corsia a pulire i malati». Il sindacato sottovaluta che il personale è stato aumentato rispetto al precedente organico. Altri «no» riguardano autisti, magazzinieri, elettricisti e mansionisti. Piuttosto, perché l’Uil-Fpl non chiede una seria indagine sugli effettivi carichi di lavoro del personale, mai fatta finora? S. di N. |