Cronaca di Frosinone

Domenica 23 Settembre 2001
A Pontecorvo con Cavallotti e Foglietta
Convegno Fi per la sanità

di UMBERTO PAPPALARDO

PONTECORVO - La "Nuova sanità in provincia di Frosinone": questo è il tema del convegno, organizzato dal Club di Forza Italia, per mettere in atto i correttivi necessari al rilancio della sanità provinciale, anche alla luce del decreto legge, che ha imposto delle limitazioni al finanziamento pubblico.
I conferenzieri sono di tutto rispetto: il direttore generale dell'Ausl di Frosinone, Carmine Cavallotti, l'assessore alla Salute della regione Lazio, Vincenzo Saraceni, il presidente della commissione alla salute della regione Lazio, Alessandro Foglietta, il deputato di F.I, Luciano Di Virgilio, esperto del settore, e l'on, Benito Savo. Dal convegno emergeranno i principi generali, che guideranno la "rivoluzione" sanitaria, che il manager Cavallotti avrebbe in animo di compiere.
Anche per il "Pasquale Del Prete" si prevedono nuovi sviluppi.
Gli esperti, tenuto conto delle sue caratteristiche strutturali e della sua posizione strategica sul territorio, dovranno escogitare un ruolo che consenta il suo rilancio."Il nostro nosocomio- sottolinea il presidente del Club azzurro, Marino Iannarelli- non sarà ridotto ad una scatola vuota. Anzi, se saranno accettate le indicazioni degli esperti di Forza Italia, la nuova sanità provinciale diventerà il fiore all'occhiello della regione Lazio. Ma è giunto il momento di denunciare il "male oscuro" che ha affossato la sanità: il "cancro corporativo". Per avere una sanità moderna- prosegue Iannarelli-, si dovrà privilegiare, una volta per sempre, la professionalità.
Il presidio ospedaliero della città fluviale potrà essere valorizzato anche ricorrendo alla formazione di scuole di aggiornamento professionale". L'on Savo ha già indicato la sua "terapia" per rilanciare la sanità provinciale: "autonomia" ed "efficienza". Se si riuscirà a coniugare il binomio con equilibrio si darà una spinta vitale alla sanità. Ma tutti hanno assicurato che non vi saranno "cattedrali nel deserto": gli spazi vuoti potrebbero essere occupati, collocando nuove specializzazioni.
La conferenza, avendo riunito i maggiori esponenti regionali del settore, ha un enorme importanza per il destino della sanità locale.