Cronaca di Frosinone

Sabato 29 Settembre 2001
VEROLI Nella clinica Ini Città Bianca si annunciano nuove clamorose forme di protesta
Il personale, senza contratto, torna in agitazione
I sindacati accusano gli enti preposti di disinteressarsi alla soluzione dei problemi

di SILVANO CIOCIA

CI risiamo. In subbuglio il personale della clinica Città Bianca di Veroli dopo l’ennesimo mancato rinnovo (almeno fino ad oggi) del contratto relativo alle prestazioni sanitarie tra l’Ausl di Frosinone, la Regione Lazio e la proprietà.
E nel corso di una infuocata riunione delle Segreterie Provinciali della Cgil-Cisl e Uil insieme alle Rsa hanno deciso di «prendere a breve tempo, clamorose azioni sindacali di protesta a Frosinone e Roma.» «Tale assurda ed incredibile situazione- affermano in una dura nota -è la dimostrazione più evidente dell’apparente disinteresse dei soggetti preposti (Ausl, Assessorato Regione Sanità ) a risolvere il problema, un problema cosi importante ed essenziale per i circa 170 lavoratori occupati e dei tanti pazienti bisognosi di cure e di servizi che le strutture sanitarie della nostra provincia purtroppo non sono in grado di garantire». Pertanto - continua il comunicato - rivolgiamo un appello alla proprietà, alla Direzione Generale della Ausl e All’Assessorato Regionale alla Sanità a voler risolvere urgentemente il problema . Qualora ciò non avvenisse -tuonano minacciosi i sindacati - saremo costretti a dure manifestazioni di protesta». Più chiari di così. Una telenovela, forse, è poco dire, indecorosa, atteso che a rimetterci oltre alle maestranze sono i malcapitati utenti. La levata di scudi viene anche dal personale il quale si sente offeso e preso in giro da questo vortice di conferme e smentite che certo non giova nè alla tranquillità del personale nè tanto meno alla credibilità di chi fino ad oggi ha promesso mari e monti e che incomincia a defilarsi. Che c’è sotto allora? perchè tanta ostinazione a concedere quello che è stato facilmente e celermente concesso ad altre strutture accredidate? Le promesse dei politici ora dove sono andate a finire? E pensare che è una struttura gratificata non solo dai cittadini - utenti ma addirittura anche dall’Assessore alla Sanità il quale in un recente incontro ha affermato che «la clinica troverà la sua giusta collocazione nell’ambito dei rapporti tra pubblico e privato». La decisione comunque va presa e subito. Evitiamo signori di prendere in giro la gente e soprattutto malati e personale dipendente. Facciamo chiarezza su tutta la questione e una volta per sempre mettiamo la parola fine ad una telenovela che incomincia ad insospettire. E troppo. Intanto i sindacati hanno chiesto un incontro urgente con il Manager Cavallotti, il Presidente della Regione Lazio Storace, l’Assessore alla Sanità Saraceni e con il Presidente della Commissione Sanità Foglietta.