Cronaca di Frosinone

Venerdì 5 Ottobre 2001
Ferentino/Apertura ospedale, la protesta si sposta in piazza

di ANTONIO MARIOZZI

Si bloccano i pignoramenti all'azienda che gestisce le Terme e lo stabilimento dell'acqua di Fiuggi. Ieri è stata infatti depositata al tribunale di Frosinone la richiesta di ammissione al concordato preventivo, dopo che otto società creditrici avevano presentato istanza di fallimento per un totale di 750 milioni contro la spa di viale Anticolana, che è oppressa da un deficit di 127 miliardi. Si argina, dunque, l'assedio dei creditori nei confronti di «Acqua e Terme», che attraversa una crisi economica senza precedenti e che sta per essere privatizzata nei settori industriale e termale. Al concordato preventivo si è arrivati grazie al piano di risanamento preparato dal consulente Eugenio Pinto, ma ora il giudice dovrà esaminare tutti i documenti prima di arrivare alla convocazione dell'assemblea dei creditori, che dovrà accettare o no il concordato. La procedura per evitare il fallimento dell'azienda di proprietà del Comune è stata avviata, mentre s'intensificano le trattative per concludere la privatizzazione della società termale. Ieri c'è stato un incontro tra il vicesindaco Coriolano Merletti e l'avvocato Giorgio De Santis, che ha avuto l'incarico da un'azienda nazionale di presentare un'offerta per la gestione della famosa «acqua della salute». E la prossima settimana il sindaco Virginio Bonanni conta di ricevere i rappresentanti dell'Anianus e della società Anticoli (l'Acea si è già chiamata fuori e anche l'interesse della Sanità spa, secondo fonti del Comune, sarebbe diminuito negli ultimi giorni), la cordata d'imprenditori del Frusinate guidata da Benito Stirpe e che punta ad acquisire gli stabilimenti termali più importanti dell'Italia centro-meridionale. Si stringono i tempi, insomma, per far uscire «Acqua e Terme» dal tunnel delle difficoltà finanziarie e restituire tranquillità ai suoi 380 lavoratori. «Sono fiducioso - dice il sindaco di Fiuggi - e spero che si arrivi entro breve tempo alla soluzione definitiva. Esistono tutte le condizioni per superare la crisi dell'azienda e rilanciare l'economia locale. Siamo ormai nella fase finale e quanto prima la gestione delle Terme e dell'imbottigliamento (per lo stabilimento è in pole position la Sangemini) sarà quindi affidata ai privati». Il presidente degli albergatori (Adaf), Franco Tucciarelli, aggiunge: «Le Terme - dichiara - non sono state e non saranno mai un'azienda qualsiasi, perché costituiscono una risorsa fondamentale per la città di Fiuggi. Per questo le strategie del partner privato dovranno sostenere lo sviluppo turistico e il rilancio economico del comprensorio». Intanto l'azienda di viale Anticolana è riuscita a migliorare i suoi conti riducendo di tre volte la perdita mensile, che da circa due miliardi e mezzo è ora scesa intorno ai seicento milioni.