Previsti a Cassino e
Pontecorvo Gli ospedali crescono: 200 nuovi
posti letto con il Piano sanitario
di DOMENICO TORTOLANO
La riorganizzazione
ospedaliera del distretto D, Cassino-Pontecorvo, prevista dalla direzione dell'Asl è al centro delle polemiche tra maggioranza di centrodestra ed
opposizione a Cassino e la riprova se ne è avuta in consiglio comunale tanto che
non c'è stato accordo sul documento finale da presentare al manager Carmine
Cavallotti per le modifiche migliorative suggerite dalle parti. Il piano
sanitario aziendale prevede per l'ospedale "Gemma De Bosis" di Cassino
l'istituzione del Dea (dipartimento di emergenza ed accettazione) con dieci
posti letto di osservazione breve e 16 posti tra terapia intensiva e
subintensiva, ed inoltre dieci posti di chirurgia toracica, 4 posti di chirurgia
neurospinale e due di day-hospital; dieci posti di oncoematologia e 4 di
day-hospital e infine il riordino di cardiologia con 14 posti letto e 4 per
l'unità coronaria di degenza ordinaria. «Questa sistemazione - afferma il
consigliere comunale dell'Ulivo e medico Gianfranco Petrillo- è soddisfacente
per l'utenza ma vanno potenziati nello stesso tempo tutti i reparti con una
dotazione di apparecchiature sanitarie e di personale specialistico per un buon
funzionamento della struttura ospedaliera. Il Polo, per motivi poco chiari, non
condivide le scelte di Cavallotti. Forse alcune nomine non sono piaciute a Forza
Italia». Mentre Forza Italia attende ordini da Roma sul da farsi sulla sanità
provinciale il sindaco Bruno Scittarelli è più chiaro.
«Questo piano -
spiega- è apprezzabile ma va riveduto e corretto con l'attivazione di altre
specialità ma soprattutto i reparti vanno dotati di apparecchiature adeguate
come il litotritore ad urologia. Ci sono dei fondi che vanno spesi subito. Da
Cavallotti vogliamo queste garanzie. Abbiamo già previsto un consiglio comunale
aperto con il direttore generale». Complessivamente il piano sanitario prevede
2864 posti letto negli ospedali della provincia di cui 772 in quelli di Cassino
e Pontecorvo con un aumento nel distretto D di ben 206 posti. Secondo Petrillo
questo standard va rivisto in base ad uno studio sul territorio. «Tale
pianificazione- osserva- può essere suscettibile di aggiustamenti dettati da
spinte politiche ma la logica complessiva aziendale per il numero dei posti
letto si deve attenere ad una organizzazione legislativa scarsamente
modificabile». Critico verso il piano sanitario e nei confronti della giunta
comunale è il Codacons che ha annunciato un documento sulle disfunzioni del
"Gemma De Bosis".
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