Il presidente della Regione ha fatto
visita anche a Ceccano, nell’ospedale ristrutturato dopo dodici anni di
attesa Sanità, Storace taglia due
nastri Nel capoluogo inaugurato il reparto di
Neonatologia dell’Umberto I
di MARZIA FELICI e GIANPAOLO RUSSO
Taglio di nastri per due importanti opere sanitarie in
provincia di Frosinone. Sono stati, infatti, inaugurati ieri dal presidente
della Regione Lazio, Francesco Storace, sia il ristrutturato ospedale di Ceccano
sia il nuovissimo reparto di neonatologia all’ospedale "Umberto I" del
capoluogo. Il presidente Storace alle 15.30 è arrivato nel capoluogo accolto
dalle autorità locali compreso il presidente dela provincia Francesco Scalia e
il sindaco della città Domenico Marzi. Quindi, accompagnato dal primario di
ginecologia Lucio Di Muccio, Storace ha visitato le nuove 4 sale parto di 300
mq. Il primario si è poi soffermato sul nuovo macchinario denominato "Isola
neonatale" in grado di rianimare il bambino appena nato che dovesse presentare
problemi cardiaci o respiratori. Presente anche il manager Carmine Cavallotti.
«Questo - ha dichiarato il direttore generale - è solo il primo passo del
processo di umanizzazione degli ospedali che vogliamo portare avanti. In questo
modo le partorienti potranno svolgere sia la fase del travaglio sia il parto nei
medesimi locali». Tra quattro mesi, invece, sarà pronto anche il nuovo nido (i
lavori partiranno lunedì, ndr) che permetterà alle madri di stare insieme ai
loro figli sino al momento dell’uscita dall’ospedale. Al termine della visita,
Storace ha confermato la piena fiducia al manager Cavallotti mentre sulla Città
Bianca di Veroli ha affermato che la strada che intende seguire è quella di una
gestione mista pubblico-privata. Sull’approvazione della pianta organica,
infine, Storace ha dribblato la domanda affermando che «in questo momento
(riferendosi alla crisi internazionale) ci sono cose più importanti a cui
pensare». Ha avuto un'accoglienza calorosa il presidente della giunta
regionale ieri pomeriggio all'ospedale civile di Ceccano. Storace, accompagnato
dal direttore generale della Asl, Carmine Cavallotti, e dal sindaco di Ceccano,
Maurizio Cerroni, ha visitato con interesse la rinnovata struttura dell'ospedale
soffermandosi soprattutto sul centro Cup, incaricato della gestione della rete
intranet per la sistemazione dei pazienti e la prenotazione delle visite, dove
ha suggerito ai responsabili nuove idee come "una sezione forum per avere un
riscontro sulla soddisfazione dei pazienti" e ha fatto molte domande per capire
come funziona concretamente il sistema. Il governatore ha visitato Medicina,
facendo visita ad alcuni pazienti ricoverati. «Sembra un miracolo avere davanti
agli occhi una struttura ospedaliera così ben organizzata e moderna qui a
Ceccano dopo appena 4 anni dal tragico crollo di alcuni reparti del vecchio
ospedale», ha dichiarato il sindaco Cerroni. «Apprezzo i lavori di
ristrutturazione svolti fino ad oggi - ha dichiarato Storace - finalmente, dopo
12 anni dalla prima delibera di stanziamento dei fondi per questo scopo,
possiamo dire che con passione ed energia siamo riusciti a superare gli intoppi
e abbiamo creato una struttura efficiente». Il sindaco di Ceccano Cerroni,
facendosi portavoce delle richieste della maggior parte dei cittadini, ha
chiesto al presidente Storace e al direttore Cavallotti di «rispettare gli
impegni sottoscritti in precedenza garantendo l'apertura di nuovi reparti perchè
l'ospedale di Ceccano, ristrutturato secondo criteri moderni di efficienza, pur
essendo di piccole dimensioni, ha la possibilità di offrire un ottimo servizio
ai cittadini». E' previsto infatti che l'ospedale ospiti, appena le strutture lo
renderanno possibile, visto che al momento ha solo 68 posti letto, tre nuovi
reparti: ortopedia, chirurgia d'urgenza e dermatologia. Alle richieste del
sindaco ha risposto Cavallotti: «L'impegno a terminare i lavori ci sarà, inoltre
abbiamo accolto la richiesta fatta dal sindaco e dall'ordine dei medici di
intitolare la rinnovata struttura ospedaliera ad un grande medico di Ceccano che
non è più tra noi: Fernando Lucchetti».
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