Ferentino/Ieri oltre settecento persone hanno
manifestato in città contro l’Azienda sanitaria «Pronti ad occupare l’ospedale» De
Carolis (Rc): «Se non avremo garanzie passeremo ai fatti»
di EMILIANO PAPILLO
Oltre 700 persone, tra cui molti giovani, hanno partecipato
ieri a Ferentino, alla marcia di protesta, organizzata dal centrosinistra contro
il piano sanitario provinciale redatto dal direttore generale della Asl, Carmine
Cavallotti. Il piano di Cavallotti prevede la soppressione del laboratorio
analisi (sostituito da un centro prelievi) la chiusura di radiologia ed un punto
di primo soccorso aperto per sole 12 ore. Non si parla per il momento di Rsa e
lungodegenza. Alla manifestazione di piazza dell'Ospizio hanno partecipato i
leader del centrosinistra, tranne i Verdi ed il presidente della Provincia
Francesco Scalia. «E' vergognoso, un paese di oltre 21.000 abitanti privato dei
servizi sanitari minimi», hanno dichiarato alcuni partecipanti. Davanti
all'ospedale ha preso la parola Scalia che, pur non avendo sfilato, ha fatto la
storia del nosocomio: «L'ospedale nel ’95 era chiuso. La mia amministrazione
è riuscita, grazie ad un finanziamento di 2,3 miliardi, a ristrutturare
l'ospedale ed a ottenere due delibere dalla Asl, una nel ’99 ed una nel 2000,
con le quali per Ferentino si prevede un punto di primo soccorso per 24 ore, 20
posti di Rsa, 20 di lungodegenza, laboratorio analisi e potenziamento degli
altri ambulatori». L'ultimo a prendere la parola è stato Alberto De Carolis di
Rc: «Giovedì mattina capigruppo, sindaco e giunta saranno ricevuti dal
manager. Se in quella data non s'impegnerà a rispettare le delibere stavolta
occuperemo l'ospedale, lo prometto». Infine una curiosità che ha
"animato" la mattinata: nel corso della manifestazione un'Alfa 164 di
colore verde con a bordo due persone è andata ad urtare, dopo una spericolata
marcia indietro, contro una colonna vicino l’ospedale. I due sono poi fuggiti
ad alta velocità. «Si è trattato di un errore di manovra, ma nessun fatto da
collegare alla manifestazione» precisa il vice comandante dei Vigili urbani
Bernardini. Poi l’auto è ripartita imboccando un senso unico. «Probabilmente
la paura ha indotto il conducente a dileguarsi» conclude Bernardini.
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