Cronaca di Frosinone

Mercoledì 3 Ottobre 2001

QUESTA mattina saremo di fronte ...

di SILVANO CIOCIA

«QUESTA mattina saremo di fronte al manager della Asl di Frosinone Carmine Cavallotti e ci dovrà dire cosa intende veramente fare per salvare la Città Bianca e far cessare questo stato di allarmismo che regna tra utenti, sindacati, proprietà, dipendenti e a quanti stanno a cuore le sorti della sanità ciociaria».
Un incontro dove Cavallotti ci deve dire tutta la verità - tuona Davide Della Rosa che con i sindacalisti Mollica, Genocchio Cristini e la rappresentanza interna ha partecipato ieri ad una infuocata assemblea». «Il personale e gli utenti non possono restare inermi di fronte a questa grave situazione che offende la dignità del malato, in quanto non si possono lasciare allo sbando 170 dipendenti, e quanti sono in cura oncologica alla Città Bianca solo perchè c’è il «tira tira tra Regione e Asl» . «La proroga del contratto è un atto dovuto a questo punto anche se in attesa di perfezionamento della pratica, ma restare senza contratto e con gli utenti che non sanno dove andare per continuare le prestazioni intraprese con la struttura verolana, è assurdo e potrebbe essere anche perseguibile penalmente oltre che richiedere l’intervento della Corte dei Conti per le precedenti proroghe.» La struttura di Foiano offre prestazioni specialistiche e macchinari di assoluta avanguardia che non si trovano negli ospedali della provincia e forse nemmeno in alcune grandi città, tra questi la Risonanza Magnetica, l’Acceleratore Lineare, ultima generazione e presidi riabilitativi sicuramente avveniristici.
«Bisogna guardarsi negli occhi - continua Della Rosa - e chiarire subito se qualcosa è cambiato nel Piano stabilito qualche mese fa dal dott. Cavallotti il quale ha sempre detto che alcune prestazioni dovevano per forza essere concesse all’Ini Città Bianca in quanto mancanti nella struttura pubblica ospedaliera». «Insomma- conclude Della Rosa - vogliamo risposte sicure , precise sul futuro della convenzione tra Ausl e Città Bianca e nemmeno ci accontenteremo di promesse altrimenti la strada che ci rimane sarà quella di una mobilitazione generale che possa risvegliare quei politici ( a turno) che a periodi sembrano perorare la causa Città Bianca per poi...» Bisogna cambiare strada e la strada giusta è quella di instaurare un rapporto duraturo con la Città Bianca al solo scopo di offrire agli utenti della provincia prestazioni di avanguardia che hanno evitato a tanti utenti bisognosi di cure radioterapie e riabilitative, lunghi e faticosi viaggi in altre città e che invece potrebbero continuare. Sul grave problema è intervenuto anche il Consigliere Regionale Francesco de Angelis il quale invita il« Direttore Generale e l’Assessore Regionale ad adottare tutti gli atti affinchè cessi quanto prima tale stato di difficoltà ponendo fine al disorientamento dell’utenza costretta nuovamente all’emigrazione in altre aziende e alla condizione di insicurezza lavorativa degli operatori».