QUESTA
mattina saremo di fronte ... di
SILVANO CIOCIA«QUESTA mattina saremo di fronte al manager
della Asl di Frosinone Carmine Cavallotti e ci dovrà dire cosa intende
veramente fare per salvare la Città Bianca e far cessare questo stato di
allarmismo che regna tra utenti, sindacati, proprietà, dipendenti e a
quanti stanno a cuore le sorti della sanità ciociaria». Un incontro
dove Cavallotti ci deve dire tutta la verità - tuona Davide Della Rosa che
con i sindacalisti Mollica, Genocchio Cristini e la rappresentanza interna
ha partecipato ieri ad una infuocata assemblea». «Il personale e gli
utenti non possono restare inermi di fronte a questa grave situazione che
offende la dignità del malato, in quanto non si possono lasciare allo
sbando 170 dipendenti, e quanti sono in cura oncologica alla Città Bianca
solo perchè c’è il «tira tira tra Regione e Asl» . «La proroga del
contratto è un atto dovuto a questo punto anche se in attesa di
perfezionamento della pratica, ma restare senza contratto e con gli utenti
che non sanno dove andare per continuare le prestazioni intraprese con la
struttura verolana, è assurdo e potrebbe essere anche perseguibile
penalmente oltre che richiedere l’intervento della Corte dei Conti per le
precedenti proroghe.» La struttura di Foiano offre prestazioni
specialistiche e macchinari di assoluta avanguardia che non si trovano
negli ospedali della provincia e forse nemmeno in alcune grandi città, tra
questi la Risonanza Magnetica, l’Acceleratore Lineare, ultima generazione
e presidi riabilitativi sicuramente avveniristici. «Bisogna guardarsi
negli occhi - continua Della Rosa - e chiarire subito se qualcosa è
cambiato nel Piano stabilito qualche mese fa dal dott. Cavallotti il quale
ha sempre detto che alcune prestazioni dovevano per forza essere concesse
all’Ini Città Bianca in quanto mancanti nella struttura pubblica
ospedaliera». «Insomma- conclude Della Rosa - vogliamo risposte sicure ,
precise sul futuro della convenzione tra Ausl e Città Bianca e nemmeno ci
accontenteremo di promesse altrimenti la strada che ci rimane sarà quella
di una mobilitazione generale che possa risvegliare quei politici ( a
turno) che a periodi sembrano perorare la causa Città Bianca per poi...»
Bisogna cambiare strada e la strada giusta è quella di instaurare un
rapporto duraturo con la Città Bianca al solo scopo di offrire agli utenti
della provincia prestazioni di avanguardia che hanno evitato a tanti
utenti bisognosi di cure radioterapie e riabilitative, lunghi e faticosi
viaggi in altre città e che invece potrebbero continuare. Sul grave
problema è intervenuto anche il Consigliere Regionale Francesco de Angelis
il quale invita il« Direttore Generale e l’Assessore Regionale ad adottare
tutti gli atti affinchè cessi quanto prima tale stato di difficoltà
ponendo fine al disorientamento dell’utenza costretta nuovamente
all’emigrazione in altre aziende e alla condizione di insicurezza
lavorativa degli operatori».
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