di LUISA GOBBO

FERENTINO - Adesso tocca ai Verdi parlare della situazione sanitaria dopo l’incontro avvenuto lo scorso 29 settembre all’interno della sala consiliare. Il loro portavoce Giancarlo Canepa, si è dapprima scusato con i cittadini per alcuni toni arroganti espressi durante l’assemblea e che hanno tolto il dialogo ad altri esponenti politici presenti, poi ha voluto ribadire alcune dichiarazioni del loro relatore Luigi Tribioli, esperto nelle questioni socio-sanitarie che ha acquisito numerosi atti sul piano sanitario formulato dalla direzione generale dell’Asl di Frosinone per quanto riguarda Ferentino. «Il metodo del dibattito costruttivo fornendo informazioni e le conseguenti deduzioni sul futuro sanitario della nostra città - scrive Canepa - era stato deciso da tutto il centrosinistra. Si dovevano spiegare in modo chiaro i motivi per i quali si è chiesta la mobilitazione della città contro la politica sanitaria del centrodestra, specie sul futuro dell’ex nosocomio, destinato, salvo «qualche contentino a diventare poliambulatorio con un «rachitico» primo soccorso. Tutto ciò non è stato possibile perché «big» e «istrioni» della politica amministrativa provinciale e locale i sono fronteggiati da sponde opposte e battute con frasi ad effetto che a spiegare perché Ferentino non riesce a farsi rispettare non solo nella sanità. Ancora una volta, conclude l’esponente del sole che ride, la demagogia e la rissosità verbale hanno prevalso al buono senso e sul rispetto dell’individuo lasciando a bocca chiusa il cittadino che avrebbe voluto prendere la parola».