AZIENDA SANITARIA Parte la campagna
antinfluenzale Ci si può vaccinare da lunedì
prossimo al 30 novembre. Ordinate 90 mila dosiL’ANNO
scorso la campagna antinfluenzale nella provincia di Frosinone fu un
successo di adesioni. Vi fecero ricorso 51 mila anziani, circa 27 mila in
più rispetto al 1999, con un incremento del 110,3 per cento. Campagna che
quest’anno si ripete. Infatti, da lunedì 15 ottobre e fino al 30 novembre
parte quella del 2001-2002 promossa dalla Regione che ha emanato
disposizioni alle Asl. Quella di Frosinone ha predisposto tutto per tempo
e sono state ordinate 90 mila dosi di vaccino le quali, «a mano a mano che
arriveranno, saranno consegnate ai medici di famiglia tenuti ad effettuare
la vaccinazione ai propri assistiti». I medici di famiglia sono
obbligati per legge ad effettuare la vaccinazione, ma bisogna dire che in
provincia c’è stata un’adesione quasi plebiscitaria dei medici, grazie
all’opera di sensibilizzazione svolta dalle organizzazioni rappresentative
della categoria. Ma chi è opportuno che si sottoponga alla
vaccinazione? Innanzi tutto essa è gratuita e, poi, riportiamo quanto
afferma la nota dell’Asl. «Sono interessate le persone che, prive di
patologie, compiano 65 anni al 31 ottobre 2001 o abbiano più di 65 anni e
i seguenti soggetti in età infantile e adulta, a prescindere dall’età,
affetti da: malattie croniche dell’apparato cardiovascolare, respiratorio
e urinario; malattie ematologiche; diabete e altre malattie dismetaboliche; sindromi da malassorbimento intestinale; fibrosi cistica;
malattie congenite o acquisite che comportino deficit di produzione di
anticorpi; patologie per le quali sono programmati interventi chirurgici
importanti; infezioni da HIV; bambini reumatici soggetti a
somministrazione prolungata di acido acetilsalicilico e a rischio di
sindrome di Reye in caso di infezione influenzale». «Sono inoltre
interessati - rende noto ancora l’Azienda sanitaria frusinate - il
personale sanitario, con particolare riguardo verso coloro che lavorano a
contatto con pazienti ad alto rischio (anziani, immunodepressi), in case
di cura e di riposo per anziani, nelle strutture per lungodegenti, con
soggetti istituzionalizzati; e familiari, conviventi e tutti coloro che
assistono soggetti ad alto rischio». L’Azienda, infine, avvisa: «In
alternativa al medico di famiglia, ma solo nei pochi casi in cui questi
non avesse aderito alla campagna antinfluenzale, si può ricorrere agli
ambulatori a livello di Distretto del Servizio Igiene
Pubblica».
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