Cronaca di Frosinone

Lunedì 8 Ottobre 2001
CITTA’ BIANCA
Davide Della Rosa: una farsa che non può durare

di SILVANO CIOCIA

«Serve a poco o forse a niente il nuovo contratto che ha firmato il manager della Ausl di Frosinone Carmine Cavallotti per tenere ancora in vita la Clinica Città Bianca di Veroli.»
«Un contratto nuovo e limitativo rispetto al precedente in quanto - afferma Davide Della Rosa- copre solo alcune prestazioni, la Radioterapia e la Riabilitazione il cui corrispettivo, forse, non copre nemmeno gli stipendi del personale».
«Che fine ha fatto il discorso che abbiamo tutti posto alla Regione qualche mese fa presenti l’Assessore alla Sanità Saraceni, il Dott. Cavallotti, la proprietà Faroni ed i sindacalisti? Li si affermò che la clinica doveva essere convenzionata per cui non servivano più proroghe o contratti ad un anno, bensì, si doveva chiudere una volta per tutte la vicenda. Ora le carte in tavola sono cambiate. Perchè? Per colpa di chi? Cavallotti nell’ultima riunione è stato chiaro, anzi chiarissimo. «Questo nuovo contratto per due mesi lo firmo per assicurare agli utenti, già in terapia riabilitativa e radioterapica, la continuità delle prestazioni dopo le quali se nel frattempo non interverrà nessuna novità da parte della Regione non potrò firmare altre proroghe.»
Una situazione, questa, che rischia la sollevazione popolare in quanto a rimetterci, probabilmente, saranno 170 famiglie che vivono grazie alla Clinica Città Bianca per cui è necessario inetrvenire in maniera tempestiva prima che le proteste assumano toni pericolosi.
«L’assemblea convocata per il prossimo 15 ottobre dovrebbe chiarire tanti particolari in quanto alla presenza di sindaci e parlamentari le carte in tavola dovranno essere chiare e sicure - tuona sempre Davide Della Rosa - non acceteremo promesse nè tanto meno situazioni provvisorie che allarmano sempre più personale dipendente, utenti e noi sindacalisti sulla cui questione pretenderemo chiarezza assoluta in quanto siamo molto preoccupati per questo stato di cose che, nonostante le promesse di Roma, ora sono completamente rovesciate ma a favore di chi?» «Vogliamo vederci chiaro ? continua il sindacalista ? a noi interessano i posti di lavoro e non le beghe politiche.
Lotteremo, quindi, fino in fondo per arrivare ad una situazione che possa soddisfare tutti compresa la proprietà che, nel contempo, sta assicurando le necessarie prestazioni sanitarie ai propri malati.
In pratica, a Roma si decide una cosa e a Frosinone si cambia rotta. I malati, però, non demordono e si stanno mobilitando per sostenere questa vertenza che riguarda, oltre i dipendenti, malati di gravi patologie tumorali bisognosi di prestazioni oncologiche di altissima professionalità, (quelle che in effetti stanno ricevendo dall’Ini Città Bianca di Veroli) il futuro della stessa Clinica. Il 19 novembre scadono i due mesi concessi da Cavallotti e poi? Tutti a casa? Facciamo presto, signori politici, altrimenti la protesta è vicina.