CITTA’ BIANCA Davide Della Rosa: una farsa che
non può durare
di
SILVANO CIOCIA
«Serve a poco o forse a niente il nuovo
contratto che ha firmato il manager della Ausl di Frosinone Carmine
Cavallotti per tenere ancora in vita la Clinica Città Bianca di Veroli.»
«Un contratto nuovo e limitativo rispetto al precedente in quanto -
afferma Davide Della Rosa- copre solo alcune prestazioni, la Radioterapia
e la Riabilitazione il cui corrispettivo, forse, non copre nemmeno gli
stipendi del personale». «Che fine ha fatto il discorso che abbiamo
tutti posto alla Regione qualche mese fa presenti l’Assessore alla Sanità
Saraceni, il Dott. Cavallotti, la proprietà Faroni ed i sindacalisti? Li
si affermò che la clinica doveva essere convenzionata per cui non
servivano più proroghe o contratti ad un anno, bensì, si doveva chiudere
una volta per tutte la vicenda. Ora le carte in tavola sono cambiate.
Perchè? Per colpa di chi? Cavallotti nell’ultima riunione è stato chiaro,
anzi chiarissimo. «Questo nuovo contratto per due mesi lo firmo per
assicurare agli utenti, già in terapia riabilitativa e radioterapica, la
continuità delle prestazioni dopo le quali se nel frattempo non interverrà
nessuna novità da parte della Regione non potrò firmare altre proroghe.»
Una situazione, questa, che rischia la sollevazione popolare in quanto
a rimetterci, probabilmente, saranno 170 famiglie che vivono grazie alla
Clinica Città Bianca per cui è necessario inetrvenire in maniera
tempestiva prima che le proteste assumano toni pericolosi.
«L’assemblea convocata per il prossimo 15 ottobre dovrebbe chiarire
tanti particolari in quanto alla presenza di sindaci e parlamentari le
carte in tavola dovranno essere chiare e sicure - tuona sempre Davide
Della Rosa - non acceteremo promesse nè tanto meno situazioni provvisorie
che allarmano sempre più personale dipendente, utenti e noi sindacalisti
sulla cui questione pretenderemo chiarezza assoluta in quanto siamo molto
preoccupati per questo stato di cose che, nonostante le promesse di Roma,
ora sono completamente rovesciate ma a favore di chi?» «Vogliamo vederci
chiaro ? continua il sindacalista ? a noi interessano i posti di lavoro e
non le beghe politiche. Lotteremo, quindi, fino in fondo per arrivare
ad una situazione che possa soddisfare tutti compresa la proprietà che,
nel contempo, sta assicurando le necessarie prestazioni sanitarie ai
propri malati. In pratica, a Roma si decide una cosa e a Frosinone si
cambia rotta. I malati, però, non demordono e si stanno mobilitando per
sostenere questa vertenza che riguarda, oltre i dipendenti, malati di
gravi patologie tumorali bisognosi di prestazioni oncologiche di altissima
professionalità, (quelle che in effetti stanno ricevendo dall’Ini Città
Bianca di Veroli) il futuro della stessa Clinica. Il 19 novembre scadono i
due mesi concessi da Cavallotti e poi? Tutti a casa? Facciamo presto,
signori politici, altrimenti la protesta è
vicina.
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