Cronaca di Frosinone

Mercoledì 10 Ottobre 2001

VEROLI / CITTÀ BIANCA
La proroga della convenzione Asl non soddisfa nessuno
Secondo la proprietà è assolutamente limitativa e non consente neppure di coprire le spese per il personale

di SILVANO CIOCIA

I sindacati non mollano. Continuano a ritmo incessante gli incontri propedeutici all’assemblea di Lunedi 15 prossimo utili a capire le intenzioni della Regione, Ausl e proprietà in merito al rinnovo o affitto dei servizi dellla Città Bianca di Veroli in questi giorni al centro dell’interesse degli utenti e politici per la telenovela sul rinnovo. Ieri mattina c’è stato un incontro all’interno della sala conferenze della Città Bianca di Veroli. Per la proprietà il dr. Cristofer Faroni con il capo del Personale dott. ssa Mizzoni, per i sindacati il Segretario Generale della Cgil Mollica, quello della Cisl Fratarcangeli unitamente a Ricci.
Presenti pure la rappresentanza sindacale interna. I sindacati in primis hanno voluto conoscere le reali intenzioni della proprietà su questa vicenda. Cioè se intende seguire la strada della convenzione con l’Ausl o invece ci sono altre scelte. Faroni ha affermato che vuole proseguire sulla strada di un rapporto stabile non altalenante, che possa tornare utile prima di tutto agli utenti usufruitori del servizio, e poi alle altre parti in causa :Regione e Ausl.Certo - ha detto - quest’ultima proroga concessa dal manager Carmine Cavallotti non ci soddisfa affatto anche perchè così limitativa non consente nemmeno di coprire le spese primarie compresi gli stipendi al personale.Ci sarà da rivedere tutta la questione, sedersi intorno ad un tavolo seriamente e stabilire una volta per tutte quello che si vuole fare.I sindacalisti confermano che continua intanto la mobilitazione di tutto il personale almeno fino alla riunione di Lunedi prossimo quando nel corso di un’assemblea, presenti Manager, parlamentari, rappresentanti delle istituzioni locali e governative rappresentanti degli utenti sii dovranno conoscere le reali intenzioni dei sindaci interessati, parlamentari e Regione la quale continua a nicchiare e non si sa perché. Mollica afferma: «E’ proprio questo quello che vogliamo sapere, bisogna essere chiari fino in fondo il silenzio su questa storia che potrebbe mettere a repentaglio il rapporto di lavoro di 170 dipendenti non convince affatto. Insomma non accetteremo giochi sulla pelle dei malati.» Allora perchè tanta ostinazione a chiudere un contratto che va a completare quei servizi di cui non dispone la struttura pubblica locale? »