Cronaca di Frosinone

Lunedì 15 Ottobre 2001

Ini, una convenzione che ritarda
Questa mattina l’attesa assemblea sul futuro della Città Bianca di Veroli

di SILVANO CIOCIA

«OGGI alle 12 attenderemo parlamentari, autorità regionali, politiche e locali i quali nel corso dell’attesa assemblea convocata dai sindacati, ci dovranno dare chiarimenti e portare proposte concrete per tenere in vita la struttura sanitaria Ini Città Bianca di Veroli. Dobbiamo capire se ci sono giochi politici e perché si tentenna a rinnovare il contratto tra la struttura verolana e l’Asl». Parole durissime che denotano il clima che regnerà nel corso dell’assemblea alla quale parteciperanno oltre alla proprietà, il segretario generale Fp-Cgil Davide Della Rosa, Benedetto Mollica segretario generale Cgil Camera del Lavoro. Per la Cisl ci saranno il segretario generale Romano Fratarcangeli e il segretario generale sanità Angelo Ricci. Ovviamente, rappresentanze interne, maestranze e diretti interessati. La posta in palio è alta: in gioco ci sono 170 posti di lavoro che la proprietà non intende mantenere qualora la situazione non si sblocchi immediatamente cioè prima del 19 novembre quando scadrà l’ulteriore proroga concessa dal manager Cavallotti e che riguarda i servizi si Riabilitazione e Radioterapia il cui corrispettivo non copre nemmeno le spese del personale. Tanti i parlamentari regionali invitati, autorità politiche locali con il testa il presidente della Provincia Scalia e sindaci interessati. Tutti dovranno farsi carico di risolvere la vertenza che rischia di mettere sul lastrico quasi 200 famiglie colpevoli solo di voler lavorare e rendere un servizio alla collettività qual’è quello del comparto sanità. «Le promesse non le vogliamo più, il da farsi dovrà essere chiaro e preciso altrimenti partirà una dura lotta di tutte le maestranze che potrebbe avere gravi ripercussioni anche a livello assistenziale ? dice Della Rosa ? visto che sono in cura presso la Clinica pazienti affetti da malattie tumorali che non possono sospendere la terapia in atto. Cosi dicasi per le cure Riabilitative». E pensare che al termine dell’anno di sperimentazione arrivarono attestati e complimenti da parte dell’assessore regionale alla sanità Saraceni e dal presidente della commissione Foglietta, per l’ottima professionalità dimostrata dal personale della clinica e le esclusive apparecchiature tra le poche esistenti sul territorio. Storace ha detto l’altro ieri a Frosinone che nel giro di due mesi la convenzione con un nuovo schema publico-privato si farà. E allora cosa si aspetta?