OSPEDALE Tornano all’ingresso il custode e la
sbarra
di
SILVANO CIOCIA
Ritornano sbarra e tanto di custode
all’ingresso del dell’Umberto 1° di Frosinone. Appena un mese di tempo e
poi entrerà in pieno il nuovo sistema elettronico definito di «accesso
garantito». Ci sono voluti anni ed anni di proteste da parte degli utenti
prima e degli operatori dopo per mettere mano ad una situazione che ogni
giorni stava degenerando tanto che proprio di ieri la notizia di una
protesta messa in atto da alcuni utenti i quali si sono visti asportare la
propria autovettura nonostante impegnati a prelevare familiari perché
dimessi dall’ ospedale. Per tornare all’innovativo progetto questo
prevede la sistemazione all’ingresso del Pronto Soccorso l’allocazione di
due sbarre elettroniche che potranno essere azionate sono mediante schede
elettroniche che la Direzione Sanitaria e amministrativa consegnerà agli
aventi diritto. Ma non basta. Una parte dei parcheggi interni ovviamente
rimarrà a disposizione dei medici in pronta reperibilità. Inoltre è stato
già attivato un moderno sistema di illuminazione che rende la struttura
nelle ore notturne più accogliente e sicura. La cosa che più torna gradita
agli utenti ed agli operatori sanitari è che si rivedrà la figura del
custode . Sarà posizionato all’interno di un ambiente in muratura
appositamente creato da dove azionerà i «pass» che faranno da freno a
quanti transitavano indisturbati all’interno del piazzale antistante
l’ingresso occupando anche spazi spesse volte, riservati alle ambulanze.
La spesa del progetto si aggira intorno ai 130 milioni parte dei quali
già utilizzati per il sistema di illuminazione . E’ ovvio che
contemporaneamente partirà la corsia unica per quanti dovranno accedere al
Pronto Soccorso con una corsia a scorrimento libero. «Finalmente - ci dice
il Direttore Sanitario Saverio Celletti - si risolverà un problema che ha
creato sempre grattacapi alla struttura ed agli utenti. Con il custode
finiscono anche i parcheggi selvaggi e la circolazione nel piazzale sarà
lineare e tranquilla.» Finiscono cosi anche le lite per la sosta
selvaggia».
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