Cronaca di Frosinone | |
|
|
Giovedì 18 Ottobre 2001 | |
Sempre più difficili da sopportare le cure per i
quaranta malati in «trasferta» ad Alatri e Anagni Per i dializzati i lavori vanno a rilento L’azienda: tutto sta procedendo regolarmente. Il nuovo reparto pronto entro novembre di SILVANO CIOCIA Sono sempre più inviperiti i dializzati che erano in cura presso il reparto Dialisi e Nefrologia dell’Umberto 1° di Frosinone. Si sono portati in delegazione negli uffici della Direzione Generale dell’Ausl ed hanno rappresentato al dirigente che li ha ascoltati che la «momentanea sospensione dei lavori li danneggia ulteriormente sollecitando i vertici a dare subito avvio a tutte quelle procedure necessarie per accelerare i lavori perché la nostra categoria non può aspettare e nemmeno pazientare.» Il motivo ? presto detto. I lavori al nuovo e più avveniristico reparto in via di ultimazione alla Città della Salute hanno avuto uno stop seppure temporaneo per «predisporre tutta la documentazione per far fronte alla gara per quanto riguarda l’impianto dell’acqua.Una notizia, però, che ha mandato su tutte le furie i dializzati messi a dura prova in questi mesi per sottoporsi alle loro inderogabili esigenze che riguardano la dipendenza ad un macchinario per la depurazione del sangue.«Non ce la facciamo proprio più a recarci presso gli ospedali di Alatri e Anagni, il viaggio ci spossa, particolarmente il terzo turno che termina a mezzanotte. Poi il ritorno a casa. Una tragedia per noi e per i nostri familiari. Ma non ci avevano detto che si trattava di pazientare solo per un mese e dopo tutto si sarebbe sistemazione nei nuovi locali di Via A. Fabi? Ora si allontana la data di ultimazione dei lavori costringendoci ancora a questo tour de force che non possiamo più sopportare. Arrivare a Natale con questo stato di cose sarebbe pazzesco.» L’azienda minimizza e si dice sicura di portare a termine i lavori secondo il calendario prestabilito. Massimo entro Novembre i dializzati avranno il loro reparto, più attrezzato, più completo» hanno affermato all’Ausl - ci stiamo impegnando per questo e non deluderemo le aspettative della categoria. Intanto il Primario del reparto Franco Scaccia continua a curare i suoi malati con tutto il personale specializzato al fine di alleviare il dolore dovuto proprio a questi spostamenti dei suoi assistiti. |