Cronaca di Frosinone

Sabato 20 Ottobre 2001
FERENTINO Dopo l’incontro con il manager della Asl sui problemi sanitari
I capigruppo formuleranno le richieste

di LUISA GOBBO

FERENTINO - Dopo l’incontro avuto con il dott. Cavallotti al fine di risolvere il grave problema della sanità che assilla non solo i politici ma l’intera cittadina, atteso che deve coprire un parco utenze di circa 21 mila cittadini, il Presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Patrizi immediatamente dopo l’accordo raggiunto all’Ausl ha convocato per Lunedì mattina alle ore 10 la conferenza dei capigruppo. In quella occasione sarà redatto un protocollo d’intesa nel quale risultano le proposte formulate dalla delegazione ferentinate e quelle accolte dai dirigenti dell’Ausl di Frosinone.
Importante è che nel protocollo d’intesa vengono stabilite delle priorità alle quali non si potrà derogare soprattutto per non mettere in condizione gli utenti di tornare nuovamente a protestare per una sanità «burla». Le scadenze riguardano la partenza del Punto di Primo Soccorso ai primi di dicembre con un medico 24 ore su 24, postazione del 118 , 20 posti letto per la lungodegenza post -acuzie, altrettanto per la Rsa. La novità aggiuntiva è stata quella di aver ottenuto anche una palestra idonea per la riabilitazione dei malati ricoverati con tanto di tecnici della riabilitazione motoria. Ma qui si innesca il meccanismo dell’approvazione della Pianta Organica che ancora deve avvenire. Inoltre sparirà l’attuale laboratorio analisi con un centro prelievi, la Radiologia diventerà una semplice sala-lastre la cui lettura avverrà in telemedicina.Infine il punto di prelievo per gli esterni quindi non si parla più di laboratorio analisi mentre saranno rapidi gli esami per il Primo Soccorso e per la Lungodegenza.
Questo protocollo sarà portato alla firma nei prossimi giorni e finalmente dovrebbe cessare lo stato di agitazione dei cittadini. Ma non quello della minoranza che insoddisfatta di quanto è stato ottenuto dall’azienda Ausl di Frosinone minaccia ancora manifestazioni di protesta in quanto non è stata rispettata la delibera del 1997 che prevedeva tutte le branche attualmente soppresse.