Cronaca di Frosinone

Domenica 21 Ottobre 2001
Ospedale, richiesto un Consiglio urgente
CECCANO

«CONVOCAZIONE urgente del Consiglio comunale di Ceccano» per esaminare le «prospettive di valorizzazione della nuova struttura» invitando alla riunione il manager dell’Asl, Carmine Cavallotti. È la richiesta inoltrata ieri al sindaco e al presidente dell’Assemblea dai consiglieri Stefano Gizzi e Pietro D’Annibale. Sull’utilità di una seduta del Consiglio sulla struttura sanitaria «nulla quaestio», proposta lodevole dei due consiglieri purché, però, un discorso serio sulla sanità venga affrontato in maniera documentata e quindi corretta. Soprattutto scevra da impostazioni meramente campanilistiche. Cosa che non ci pare sia così. Già l’«attacco» della relazione denota un «sentimentalismo» che fa a pugni con le esigenze tecnico-gestionali e non da oggi.
«Con la ristrutturazione parziale della struttura dell’ex S. Maria della Pietà ? esordiscono i due consiglieri ? l’ospedale di Ceccano riprende pienamente il suo cammino di circa cinque secoli». Però, aggiungono, «alcune questioni meritano un attento esame nell’esclusivo della valorizzazione della nostra struttura ospedaliera». Secondo loro il pronto soccorso «non è di primo livello poiché nell’organico non è prevista la figura dell’anestesista». Gizzi e D’Annibale dimostrano così di non conoscere la programmazione regionale che, per quanto riguarda l’emergenza, prevede Dea di 1. livello a Frosinone e Cassino (con tutti i servizi necessari) e punti di primo soccorso, senza rianimazione, nei piccoli ospedali. D’altronde la carenza degli anestesisti non è un problema provinciale ma nazionale.
«Altra grave questione ? proseguono ? concerne le sale operatorie, non ancora collaudate, secondo molte voci autorevoli (quali? ndr) non a norma e pertanto bisognose di interventi integrativi non ancora appaltati. In tale fase, quindi, è indispensabile acquisire copia definitiva della pianta organica dell’ospedale, approfondire tutti gli aspetti e verificare se nella nuova strutturazione dei servizi vi è fondato motivo di sperare in un completo rilancio del nostro nosocomio». Infine ritengono «sconcertante notare che ben 35 posti letti arredati con letti ed armadietti sono al presente inutilizzati in attesa di future prospettive!» per cui chiedono di «verificare la fattibilità di un provvisorio estendimento del reparto medicina in questa ala dell’ospedale allo scopo di ottenere un impiego ottimale della struttura». Ai due consiglieri ceccanesi non dovrebbe essere del tutto sconosciuto il programma sanitario del centro-destra nazionale e regionale: riduzione dei posti-letto (l’assessore Saraceni ha previsto un taglio di tremila in quanto nel Lazio sono in soprannumero), eliminazione dei ricoveri impropri e potenziamento dell’assistenza sul territorio. E poi, non si giustifica un presidio come lo vorrebbero Gizzi e D’Annibale (e altri per analoghe situazioni) ad appena otto km. da Frosinone: non lo consentono, tra l’altro, i 350 miliardi di debiti del bilancio Asl.

S. di N.