di SILVANO CIOCIA

«Intendiamo far rispettare l’accordo integrativo del contratto collettivo sottoscritto con i vertici aziendali a tutela degli interessi legittimi dei lavoratori. Siamo stanchi di registrare i continui comportamenti assurdi messi in atto dai dirigenti delle varie strutture ».
E’ Rosa Roccatani Segretario della Ugl che accusa senza esitazione alcuna chi intende calpestare la dignità dei lavoratori, il loro lavoro, le aspettative di una carriera che stenta ad essere rivista e corretta.
E scrivendo a Direttore Generale Cavallotti, a quello Sanitario Mirabella e Amministrativo Terlizzo chiede «di verificare il comportamento della dirigenza imponendo il pieno rispetto delle regole e rispettosa della dignità e della professionalità di tutti gli operatori.» Intanto la Ugl chiede di mettere in pratica attuazione quanto disposto dal contratto e che riguarda: i passaggi orizzontali e verticali per il personale interno tramite selezioni, in attesa della P.O; i posti resisi vacanti per quiescenza; E’ assurdo continuare a vedere che lavoratori assunti a tempo determinato vengono inquadrati giustamente nella fascia di appartenenza ,mentre quelli in organico che espletano da decenni incarichi formali con le stesse mansioni continuano ad essere inquadrati nelle originarie fasce inferiori con una evidente disparità di trattamento economico; monetizzazione del lavoro straordinario effettuato e non liquidato ; esternalizzazione dei servizi, informazione e concertazione ; produttività collettiva per la quale non più rivalutabile la necessità di dare esecuzione a soluzioni transitorie a quanto disposto dall’Accordo; costituzione del fondo che continua ad essere gestito senza pubblicità e trasparenza; i buoni mensa, relativi al 2001 con adeguamento mensile. «Inoltre non vediamo ancora - afferma Rossa Roccatani - la costituzione delle Commissioni Bilaterali per trattare l’indennità valore maneggi, attività di formazione, processo di riorganizzazione, attribuzioni funzioni Ota , mobilità esterna, pronta disponibilità, orario di lavoro». Bisogna insomma dare subito risposte ai lavoratori.