Cronaca di Frosinone | |
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Giovedì 25 Ottobre 2001 | |
Sanità, ancora
critiche sul piano Sembra non soddisfare nessuno il protocollo d’intesa tra Comune e Asl di LUISA GOBBO FERENTINO - «Il protocollo d’intesa tra il comune e l’Ausl a noi proprio non ci sta bene. Non possiamo accettare quello che ci hanno proposto perché troppo penalizzante per i cittadini i quali non vanno presi in giro con il solo allungamento a 24 ore della postazione del medico». «Noi continueremo nella nostra lotta contro una maniera di fare sanità che non sta nè in cielo nè in terra.» Lo afferma in maniera decisa Alberto De Carolis di Rifondazione Comunista della minoranze la quale non ha sottoscritto il protocollo di intesa che è stato inviato qualche giorno fa al Manager Carmine Cavallotti con il quale si è stabilito che il termine massimo per far partire quelle poche prestazioni concordate non deve superare il 1 Dicembre. I cittadini non capiranno mai che una volta giunti al presidio di Piazza Ospizio non troveranno più quelle prestazioni sanitarie di una volta, anzi accerteranno di persona che nemmeno più il Laboratorio Analisi ed il reparto di Radiologia esisteranno ma saranno semplici punti di raccolta se vogliamo chiamarli Ambulatori per le primarie prestazioni sanitarie.»La maggioranza canta vittoria per aver ottenuto quello che tutti avrebbero ottenuto , non si è aggiunto niente a quello che era stato chiesto dall’ex giunta guidata dall’ex sindaco Scalia, per cui ci troviamo ad assistere ad uno smantellamento progressivo di quelle attività sanitarie necessarie per dare tranquillità ai cittadini. «Per questo noi non ci stiamo anzi prepareremo una nuova protesta per sensibilizzare non solo i cittadini ma tutte le istituzioni sanitarie a livello regionale e governativo per far annullare il Piano Cavallotti che ha penalizzato circa 21 mila cittadini lasciandoli allo sbando senza quella copertura totale in caso di circostanze gravi ed urgenti.» I lavori nella struttura ex ospedaliera ancora devono essere portati a termine e per quanto riguarda le Rsa e post acuzie non se ne parla. «Se poi ci dobbiamo accontentare di quello che ci è stato dato - afferma De Carolis -possiamo pure farlo vorrà dire cancellare la storia sanitaria a Ferentino, un ospedale che era all’avanguardia e fiore all’occhiello di tante amministrazioni che si sono succedute». |