Asl/Dopo gli otto rinvii a
giudizio Il manager: il processo non
fermerà i lavori dei due nuovi ospedalidi RAFFAELE CALCABRINA
Otto rinvii a
giudizio per appalti irregolari non turbano i sonni di Carmine Cavallotti,
manager dell’Asl di Frosinone. «Non ci sarà nessuna interruzione nella
costruzione dei nuovi ospedali di Cassino e Frosinone», Cavallotti si dice certo
che il processo non interferirà sulla continuazione dei lavori. In effetti la
vicenda da cui sono scaturiti i rinvii a giudizio riguarda proprio l’appalto
relativo agli incarichi di progettazione e direzione dei lavori per la
costruzione di nuovi ospedali. A finire sul banco degli imputati, con l’accusa
di turbativa d’asta, saranno l’ex direttore generale dell’Asl Giuseppe Torti, i
suoi collaboratori Pio Pilozzi, Giancarlo Zonfrilli, Antonio Pantano, membri
della commissione che aggiudicò la gara. Ma anche il sindaco di Roccadarce
Francesco Belli, l’avvocato Pietro Sciuba (estensore del bando), gli ingegneri
Giuseppe Lupoi e Silvio Mancini, titolari dello studio Speri di Roma, ditta
vincitrice del bando. «Mi riservo di leggere le carte processuali - continua
Cavallotti - ma posso assicurare che l’azienda potrà continuare a dare
esecuzione al contratto in questione tanto più che nessuna ditta è subentrata
allo studio Speri. Un contratto ancora in essere in alcune sue parti». Intanto
però l’Asl si è cautelata con la costituzione di parte civile nel procedimento.
«È stato un atto dovuto per tutelare l’azienda». Quanto tempo ci vorrà per
vedere realizzati i nuovi ospedali del capoluogo e di Cassino ? «Ho preso
impegno con il sindaco di Cassino e con l’abate di Montecassino che i lavori
finiranno entro il 21 marzo del 2003. Ed è un impegno che intendo rispettare.
Per Frosinone, invece, siamo in attesa del via libera del nucleo di valutazione
della Regione. C’era un problema legato alla possibilità di ritrovamenti
archeologici nella zona, ma abbiamo studiato un piano per "incapsulare"
eventuali reperti con delle vetrate come è accaduto per il San Giovanni di Roma.
Speriamo di poter indire la gara entro 15 giorni dall’ok regionale. Dopodiché in
tre anni l’ospedale sarà pronto», conclude Cavallotti.
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