Ferentino/Tagliato il nastro del primo
lotto dell’ospedale di EMILIANO PAPILLO
L'ospedale di
Ferentino è completato, almeno per quanto riguarda i lavori del primo lotto,
riguardanti il primo e secondo piano della nuova struttura di Piazzale
dell'Ospizio, ed entro il 31 dicembre 2001 saranno funzionanti i servizi di
prima necessità, quali il punto di primo soccorso per 24 ore, 20 posti di Rsa,
20 di lungodegenza, una palestra per la riabilitazione e la fisioterapia, e gli
ambulatori già esistenti. Verranno solo parzialmente ridotti il laboratorio
analisi e Radiologia. E' quanto emerso nella manifestazione di inaugurazione
svoltasi nella mattinata di ieri nella nuova struttura alla presenza di
politici, medici e cittadini. Erano presenti, oltre al sindaco Roberto Valeri ed
alla sua giunta, l'assessore regionale alla sanità Vincenzo Saraceni, il
direttore generale della Asl di Frosinone, Carmine Cavallotti, il presidente
della commissione sanità alla regione Lazio Alessandro Foglietta, l'onorevole
Domenico Gramazio, nonché il presidente della provincia Francesco Scalia. Il
primo a prendere la parola è stato il primo cittadino Roberto Valeri che ha
dichiarato: «E' una giornata importante per tutti, non solo per Ferentino, ma
anche per il circondario. Questo però non è il punto di arrivo, ma solo quello
di partenza, visto che la sanità è un bene inalienabile. Cercherò, anche
all'interno dell'assemblea dei sindaci dove sono stato eletto di fare tutto il
possibile compatibilmente con le risorse che abbiamo a disposizione. Sono molto
contento, anche se, ripeto, bisogna fare ancora molto». Dopo Valeri è stata la
volta del manager Cavallotti: «Il piano sanitario approvato è stata la scelta
migliore che si potesse fare. La Asl sta cercando di dare risposte alle
emergenze come testimonia il punto di primo soccorso per 24 ore qui a Ferentino
entro il 31 dicembre 2001. Annuncio fin da ora che questo presidio ospedaliero
sarà all'avanguardia per quanto riguarda la fisioterapia e la riabilitazione»".
A chiudere l'assessore regionale Saraceni: «E' un motivo di soddisfazione,
soprattutto dal punto di vista umano essere qui. Non stiamo ridando l'ospedale,
ma risposte alle esigenze della popolazione».
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