Cronaca di Frosinone

Lunedì 12 Novembre 2001
Veroli/La diminuzione potrebbe essere prevista dalla giunta regionale
Città Bianca, tagli di posti letto

di ELISABETTA BOTTONI

Settimana decisiva per il futuro della clinica Città Bianca di Veroli. Venerdì la giunta regionale deciderà se approvare la proposta che permetterà alla Asl di stringere un accordo con la struttura. Il 19 novembre, poi, scadrà l’ennesima proroga che ha tenuto aperta la Città Bianca da quando, lo scorso aprile, il manager dell’Asl Carmine Cavallotti ha deciso di non rinnovare il contratto già esistente (di 20 miliardi annui). Per quello stesso giorno, i sindacati hanno chiesto un confronto con l’assessore regionale alla Sanità Vincenzo Saraceni. «Non è un caso la convocazione dell’incontro lo stesso giorno in cui scade la proroga», dice il segretario della Cgil Benedetto Mollica, «perché vogliamo che la Regione mantenga fede all’impegno preso nei nostri confronti, quando abbiamo incontrato i suoi rappresentanti». Cavallotti ha sempre dichiarato di volere acquistare le prestazioni di radioterapia e di riabilitazione che la clinica offre e che sono assenti nel resto della provincia di Frosinone. Ma la proposta che l’esecutivo regionale esaminerà potrebbe contenere aspetti limitanti affinché le prestazioni restino attive. Uno di questi potrebbe essere la diminuzione dei posti letto utilizzabili (la clinica ne ha 231 di cui 150 al momento occupati) che porterebbe a un taglio del personale (attualmente composto da 170 persone tra dipendenti e liberi professionisti). Saranno i proprietari della clinica a quel punto disposti ad accettare la proposta?
«L’importante è che si faccia chiarezza – aggiunge Mollica -. Non vorrei però – avverte - che sotto tutto questo ci sia un gioco politico che impedisce la risoluzione al problema».
Anche il trasferimento dei 15 ambulatori dall’ex ospedale di Veroli alla Città Bianca dipende dal futuro della clinica. «Poiché c’erano progetti in questo senso – precisa il consigliere comunale Mauro Vicano, responsabile del presidio sanitario – tra gli altri aspetti mi interessa principalmente sapere se nell’accordo sarà contemplata la possibilità di utilizzare la struttura come sede degli ambulatori».