ANAGNI Il centrosinistra in allarme: l’ospedale verso un drastico
ridimensionamentodi ANNALISA MAGGI
Sull'ospedale di Anagni
si accende la polemica tra il centro sinistra e la maggioranza guidata da Franco
Fiorito. "Giù le mani dall'ospedale" recita il titolo del manifesto con il quale
i partiti dell'opposizione consiliare anagnina (Ds, Pri, Sdi, Margherita Prc,
Pdci) sono tornati a far sentire la loro voce accusando il centro destra di non
aver mantenuto le promesse elettorali sul futuro della struttura ospedaliera.
«Dopo aver usato la nostra struttura sanitaria come merce di scambio per avere
candidati e voti, invece che il tanto decantato miglioramento in termini di
personale e mezzi, - c'è scritto sul manifesto - il nostro ospedale viene
ulteriormente depotenziato dal nuovo piano sanitario locale». Le perplessità
sulla riorganizzazione sanitaria del territorio erano state manifestate anche
dalle rsu dell'ospedale, preoccupate soprattutto dell'annunciato sfoltimento dei
reparti "doppioni" del polo A (Alatri-Anagni). «Che fine farà la nostra
chirurgia? - si chiede il centro sinistra anagnino - Ci porteranno via
cardiologia?» Stessi interrogativi sul destino dei reparti di urologia e
ortopedia, sul servizio di dialisi, sul previsto "forte taglio dei posti letto"
e sulla proposta di un polo ospedaliero Anagni-Alatri «alla quale aderì -
riferiscono i partiti di opposizione - anche l'attuale presidente della
commissione regionale alla sanità Foglietta?» «All'opposizione non è rimasto
che creare disgrazie per poi specularci sopra - ribatte Fiorito -, stanno
aspettando appositamente che le cose vadano male per poter lanciare accuse
gratuite. La loro visione alquanto pessimistica dimostra la mancanza di
concretezza e la pochezza delle loro idee. Si scalda il primo cittadino
nell'allontanare la paura del presunto ridimensionamento dell'ospedale e
annuncia che, se sarà necessario, sarà in prima linea per difenderlo in tutte le
sedi.
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