Deficit sanitario Augello: vendo il patrimonio delle Asl, vale mille
miliardidi MARCO GIOVANNELLI
Appartamenti di lusso, negozi prestigiosi. Per coprire il buco nel
bilancio della sanità (circa 2.200 miliardi), la Regione vuole vendere i
“gioielli" delle Asl. Mille miliardi secondo la stima dell’assessore al bilancio
Andrea Augello. Mille miliardi di immobili nel centro storico: da largo Arenula,
via Bocca di Leone, via del Corso, via Frattina. Questa mattina alla Pisana si
dovrebbe discutere proprio del disastro finanziario della sanità: un consiglio
regionale straordinario chiesto dall’opposizione. «La maggioranza non è stata
capace nemmeno di dire al governo l’ammontare del deficit e le modalità di
rientro - accusa Giulia Rodano, diessina e vice presidente della commissione
sanità -. E così la giunta Storace sta fuori dal patto di stabilità. Forse ci
farà pagare più tasse, inserirà ticket o venderà il patrimonio immobiliare delle
Asl. Non sarebbe meglio far fruttare case e negozi piuttosto che venderli? Temo
che oggi ci parleranno ancora di fumo e di nessuna proposta». Giulia Rodano
mette in dubbio la vendita del patrimonio delle Asl, ma l’assessore Augello la
conferma. «Ho firmato i decreti di acquisizione degli immobili gestiti dal
Comune di Roma - spiega l’esponente di An -. Stiamo valutando a chi affidare la
gestione del fondo immobiliare. Non facciamo alienazioni finte e monetizzeremo i
primi 300 miliardi di lire a marzo. Stiamo varando un programma di vendite molto
vasto che interesserà anche il patrimonio dell’Arsial e della stessa Regione.
L’opposizione mi dovrebbe spiegare cosa significa far fruttare il patrimonio.
Forse mi vorrebbero trasformare in un agente immobiliare per rinegoziare i
contratti d’affitto. Ma poi qualcuno mi dovrebbe spiegare perché il Campidoglio
non ha messo a reddito quegli appartamenti: alla Salita del Grillo una casa è
affittata a 280mila lire al mese, a piazza Navona ci sono appartamenti concessi
per poche migliaia di lire». La discussione sul deficit sanitario però non è
certa. Domani infatti è in programma la continuazione del dibattito in
commissione sanità e uno slittamento del consiglio sembra scontato. All’ordine
del giorno della Pisana ci sono altri due punti che alimenteranno comunque la
polemica tra giunta e opposizione: la legge sulla famiglia e la mozione sulla
Multiterapia Di Bella, cioè la possibilità di introdurre nel sistema sanitario
pubblico la cura del medico modenese.
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