Cronaca di Frosinone

Martedì 27 Novembre 2001
ISOLA TIBERINA
Manomesso un apparecchio di radioterapia
La direzione dell’ospedale ”San Giovanni Calibata” denuncia un atto di sabotaggio. Sospese le cure

di LUCA BRUGNARA

Sabotatori in azione all'ospedale San Giovanni Calibita dell'Isola Tiberina, uno dei più antichi e famosi nosocomi della Capitale. Nella notte tra domenica e lunedì è stato manomesso l'apparecchio simulatore, strumento indispensabile per terapie e controlli, per determinare il dosaggio delle cure e programmarne il ciclo. L'amara scoperta è avvenuta ieri mattina, alla ripresa settimanale dell'attività e i dipendenti del servizio di radioterapia sono stati costretti a un riposo forzato per l'intera giornata. «Tutti i fili collegati alla consolle sono stati tagliati accuratamente», racconta il dottor Marino Nonis, direttore sanitario dell'ospedale. «Il servizio, che si svolge su base ambulatoriale, funziona per cinque giorni a settimana, dal lunedì al venerdì, quindi i sabotatori potrebbero aver agito anche sabato o nella giornata di domenica». L'ospedale ha immediatamente denunciato l'accaduto al commissariato Trastevere e assicura il massimo impegno per garantire la continuità dell'assistenza. Sul posto è intervenuta la scientifica: dai primi rilevamenti, sembrerebbe che il danno sia stato causato da un'infiltrazione d'acqua che ha ossidato la scheda madre, impedendo l'utilizzo del quadro di comando. Probabile l'ipotesi dolosa: il liquido ossidante sarebbe stato introdotto volutamente nel macchinario, mentre i responsabili del gesto, al momento, sono ancora ignoti. Quello di ieri non è il primo episodio del genere che accade nel reparto del Fatebenefratelli. Lo scorso luglio, infatti, sempre a radioterapia era stata messa fuori uso una macchina.
«L'atto vandalico - conclude il direttore Nonis - danneggia solo i pazienti che vengono da noi perché affetti da patologie oncologiche. Speriamo che tutto ritorni alla normalità fin da domani».