Cronaca di Frosinone

Venerdì 30 Novembre 2001
San Camillo
Cinquemila infarti l’anno: 15 letti in più di cardiologia

Cinquemila infarti l’anno. E la cura più efficace è la corsa verso un ospedale. Nonostante tutto, il 40 per cento dei pazienti muore: 750 persone per i danni gravi cardiaci ma oltre mille potrebbero essere salvate. «Dalle nostre statistiche - spiega il professor Ezio Giovannini, direttore dell’unità operativa cardiologica del San Camillo - abbiamo quantificato tutti i ritardi. Nella metà dei casi il paziente o i familiari non capiscono subito la gravità della patologia, poi c’è il problema del trasporto in ospedale e solo l’8 per cento degli infartuati romani chiedono l’intervento del 118. E infine si perde tanto tempo nell’ospedale, dal momento del ricovero all’inizio della terapia. Ora abbiamo un tempo di trattamento medio di 4 ore, vogliamo arrivare a due. Solo così possiamo essere più efficienti nel trattamenti dei pazienti infartuati».
La ricerca verrà illustrata oggi, prima dell’inaugurazione al san Camillo di una nuova sezione di terapia intensiva cardiologia: 15 posti letto attrezzati con le più moderne apparecchiature. «Con questa iniziativa - commenta Guido Pugliesi, manager dell’azienda San Camillo-Forlanini - viene fatto un importante passo in avanti verso una sempre più efficace assistenza sanitaria laziale». Intanto è stata quasi completata la rete regionali cardiologica per permettere ai pazienti trasportati dal 118 di essere ricoverati nell’ospedale più vicino specializzato negli infarti ed evitare così perdite di tempo.