Cronaca di Frosinone

Lunedì 5 Novembre 2001

SOTTOSOPRA
Sanità, tragico errore buttarla in politica

di LUCA SERGIO

CI sono voluti oltre sette mesi per far deliberare alla conferenza locale per la Sanità il regolamento e l’elezione dei cinque membri del comitato di rappresentanza, organo meramente consultivo dell’Asl. Con questi tempi la sanità... muore. Si è andati avanti da marzo scorso e ci sono volute ben quattro riunioni per decidere quello che si sarebbe potuto fare in qualche settimana.
Alcuni esponenti di centro-sinistra hanno ora l’improntitudine di cantare vittoria. Dopo che la precedente assemblea non è stata convocata per anni e si è tenuto in piedi un comitato con appena due membri. Se fossero stati più solleciti, non tre ma sicuramente quattro membri avrebbero potuto avere se Marzi non avesse ritardato le convocazioni (forse ancora gli fischiano le orecchie per le «sollecitazioni» dei Ds). Alle ultime amministrative hanno perduto comuni importanti come Cassino, Anagni e Ferentino (in tutto 71.200 voti rappresentati). Ma dove sta il «successo»? Facendo la somma dei 47 comuni amministrati (di cui 20 diessini) si hanno 281.100 voti rappresentati contro i 260.300 avuti sabato mattina (quindi - 20.800). Il centro-destra, che per i 32 comuni gestiti disponeva di 167.800 voti rappresentati, ne ha ottenuti 153.100, perdendone perciò di meno: 14.700.
Si deve invece parlare di successi personali o di migliore «organizzazione», come quelli di Vincenzo Quadrini (» 78.800 rispetto ai 12.800 disponibili di Isola Liri) e di Patrizio Cittadini (» 60.300 dal momento che Alatri è portatore, secondo il censimento ’91, di 25.000 voti). Meno bene è andata al sindaco frusinate, Domenico Marzi, che è riuscito ad accrescere il bagaglio di voti (45.800) soltanto di 37.600 suffragi. Eppure il primo cittadino del capoluogo, che è stato di molto distanziato sia dai colleghi di Isola Liri che di Alatri, per accordo tra i partiti di centro-sinistra, è il presidente designato del comitato di rappresentanza, sommando così la carica con quella della conferenza. Carica, è vero, prevista dalla legge regionale in quanto sindaco del comune capoluogo e più popolato, ma che potrebbe farlo trovare nell’innaturale ruolo di giudice e di giudicato.
Per il centro-destra, va rilevato il successo del sindaco di Ferentino Roberto Valeri, che ha visto aggiunto al suo «bagaglio» comunale di 19.100 voti altri 42.800. Per concludere, i tre sindaci di centro-sinistra la butteranno in politica? Le prime dichiarazioni non sono confortanti e sarebbe inaccettabile se operassero in base al pregiudizio politico. I frusinati non capirebbero.
C’è invece bisogno di unità e concordia per far progredire il settore, sgovernato per troppi anni proprio a causa delle mere convenienze partitiche.