Cronaca di Frosinone

Domenica 11 Novembre 2001
FERENTINO Il segretario Villani torna a puntare il dito sulle inefficienze
Udeur: progetti solo sulla carta
Il pomo della discordia rimane sempre il punto di Primo soccorso

di LUISA GOBBO

FERENTINO - Come anticipato in un precedente servizio l’Udeur tramite il suo segretario Tommaso Villani, torna di nuovo a puntare il dito su alcuni provvedimenti che intende vengano adottati dall’amministrazione per il bene della collettività. «Noi dell’Udeur ? scrive ? per il bene egli abitanti di Ferentino speriamo di non sentire più parlare di progetti che esistono solo sulla carta». E sulla scorta di queste dichiarazioni è tornato, dopo appena quattro giorni dalla presa d’atto della ristrutturazione dei locali dell’ex nosocomio da parte dell’amministrazione, a parlare di nuovo di sanità. E lo ha fatto ponendo un interrogativo nel quale si chiede ce la faranno gli amministratori a terminare la strada di accesso acché possa aprire il punto di Primo Soccorso entro la fine dell’anno? Sembra infatti che, dalla riunione tenutasi lo scorso 18 ottobre con il manager dell’Ausl di Frosinone dott. Cavallotti, sia emerso tra le altre cose che occorre la nuova strada di accesso indispensabile per l’apertura del punto di Primo Soccorso e, siccome- ricorda Villani - in passato qualche esponente dell’ attuale maggioranza a proposito di questo, si era espresso in maniera nettamente contraria, il segretario dell’Udeur nutre forti dubbi che questo possa accadere. E non è tutto, continua infatti, a chiedersi quali saranno i provvedimenti che si intendono adottare in materia di parcheggi, dell’abbandono del quartiere stazione e poi ancora dello stabile della stazione ferroviaria. «Quando si smetterà di correre dietro beghe personali ed atteggiamenti che poco hanno a che vedere con quell'ulteriore salto di qualità che serve alla città e che tarda ad arrivare fin quando - conclude Villani -ci si continuerà a comportare in questo modo. Basta arrivismi e antagonismi personali, occorre l’operatività e niente altro!»