Ai pazienti dializzati viene richiesto un deposito
di quarantamila lire per avere diritto al telecomando Ospedale, una cauzione per
accedere al parcheggio Sulla vicenda è stata presentata un’interrogazione
dall’esponente diessino Francesco De Angelisdi
SILVANO CIOCIA
Vuoi accedere al parcheggio dell’ospedale?
Allora devi pagare una a cauzione per poter usufruire del telecomando per
l’accesso riservato. Se lo domanda e lo domanda il Consigliere
Regionale Francesco De Angelis al Presidente del Consiglio Regionale On.le
Francesco Storace. Cosi scrive: Nell’ospedale di Cassino è in funzione
una unità operativa di Nefrologia e Dialisi che cura oltre 40 pazienti
molti dei quali con patologie aggravanti; è stata installata una sbarra di
accesso al parcheggio al fine di consentire ai dializzati di parcheggiare
con facilità; per poter usufruire del parcheggio è stata fornita una
chiave di accesso gratis da utilizzare scendendo dall’auto e un
telecomando con una cauzione, sembrerebbe, di circa 40.000 da depositare
presso la Direzione Sanitaria; la rottura della sbarra avvenuta nei giorni
scorsi ha creato l’accessibilità liberamente a chiunque; era stata
prevista una pensilina nell’ingresso principale dell’ospedale per
consentire un passaggio riparato. Alla luce di tutto questo il consigliere
De Angeli chiede di conoscere i motivi per cui è stata richiesta una
cauzione ai pazienti per usufruire del telecomando per l’accesso al
parcheggio e perché non si è provveduto a realizzare una serratura
accessibile dal finestrino dell’auto.Francesco De Angelis chiede al
Presidente della Regione Storace se intende restituire ai pazienti la
cauzione poiché il parcheggio non è più riservato per la rottura della
sbarra. Infine che fine ha fatto la realizzazione di una pensilina di
copertura per consentire l0’accesso riparato ai pazienti in cura?. Un
problema quello dei parcheggi che non riguarda solamente l’ospedale di
Cassino ma diversi altri nosocomii tra i quali quello di Frosinone che
proprio in questi giorni si sta assistendo a continui interventi da parte
del carri attrezzi pronti per «asportare» le autovetture trovate
parcheggiate negli spazi riservati ai mezzi di soccorso, a quelli delle
persone affette da handicap e dializzati.
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