Cronaca di Frosinone

Venerdì 30 Novembre 2001

PONTECORVO / CENTRALINO ANCORA NON FUNZIONANTE ALL’OSPEDALE

di UMBERTO PAPPALARDO

PONTECORVO - Il presidente del «Comitato di cittadini» Elvio Evangelista sta valutando l’opportunità di riprendere la protesta, digiunando, per sottolineare l’incuria del manager dell’Azienda sanitaria locale Carmine Cavallotti, il quale, pur essendo stato avvertito, ancora non ha impartito le disposizioni necessarie per far riattivare il centralino telefonico.
«Purtroppo ? ha precisato Evangelista ? per eliminare le disfunzioni nel campo della sanità si dovrebbe essere mobilitati nell’intero arco della giornata. È grave, però, che il manager Cavallotti non abbia ritenuto prioritario e urgente far ripristinare i contatti telefonici al "Pasquale Del Prete. Tra l’altro, creando anche perdite al nosocomio».
La raccolta delle 7.300 firme, curata dal presidente Evangelista, non ha insegnato nulla ai dirigenti della sanità provinciale: i malati e i loro parenti sono «arcistufi» di pagare lo scotto della malasanità. Eppure, dopo i convegni sulla sanità, organizzati da Forza Italia e da Alleanza nazionale, si era avuta l’impressione che i «politici» (il presidente della commissione regionale sanità Alessandro Foglietta, l’on. Benito Savo ed altri) avessero dato disposizioni per cambiare sensibilmente il corso delle cose. Senonché, sono emersi segnali di segno opposto: dopo quattro giorni di black out, il manager Cavallotti ancora non ha contattato la società telefonica per far sostituire la scheda elettronica fuori uso. Anche il sindaco Roscia, che in questo frangente avrebbe dovuto far valere la sua autorità, restituendo alla normalità il «Pasquale Del Prete», si è reso latitante. Non manca mai, invece, gli appuntamenti con le feste rionali. Poi, dichiarano alla stampa che si sono adoperati per restituire dignità al nosocomio cittadino.
L’esponente alleanzino Gino Trotto è contrariato per il comportamento della Giunta comunale: «Anziché risolvere i problemi- dichiara- qualche assessore si pavoneggiano, rilasciando dichiarazioni esultanti alla stampa. Poi, si scopre che non ci sono i soldi neanche per acquistare una scheda telefonica».