PONTECORVO / CENTRALINO ANCORA
NON FUNZIONANTE ALL’OSPEDALE
di
UMBERTO PAPPALARDO
PONTECORVO - Il presidente del «Comitato di
cittadini» Elvio Evangelista sta valutando l’opportunità di riprendere la
protesta, digiunando, per sottolineare l’incuria del manager dell’Azienda
sanitaria locale Carmine Cavallotti, il quale, pur essendo stato
avvertito, ancora non ha impartito le disposizioni necessarie per far
riattivare il centralino telefonico. «Purtroppo ? ha precisato
Evangelista ? per eliminare le disfunzioni nel campo della sanità si
dovrebbe essere mobilitati nell’intero arco della giornata. È grave, però,
che il manager Cavallotti non abbia ritenuto prioritario e urgente far
ripristinare i contatti telefonici al "Pasquale Del Prete. Tra l’altro,
creando anche perdite al nosocomio». La raccolta delle 7.300 firme,
curata dal presidente Evangelista, non ha insegnato nulla ai dirigenti
della sanità provinciale: i malati e i loro parenti sono «arcistufi» di
pagare lo scotto della malasanità. Eppure, dopo i convegni sulla sanità,
organizzati da Forza Italia e da Alleanza nazionale, si era avuta
l’impressione che i «politici» (il presidente della commissione regionale
sanità Alessandro Foglietta, l’on. Benito Savo ed altri) avessero dato
disposizioni per cambiare sensibilmente il corso delle cose. Senonché,
sono emersi segnali di segno opposto: dopo quattro giorni di black out, il
manager Cavallotti ancora non ha contattato la società telefonica per far
sostituire la scheda elettronica fuori uso. Anche il sindaco Roscia, che
in questo frangente avrebbe dovuto far valere la sua autorità, restituendo
alla normalità il «Pasquale Del Prete», si è reso latitante. Non manca
mai, invece, gli appuntamenti con le feste rionali. Poi, dichiarano alla
stampa che si sono adoperati per restituire dignità al nosocomio
cittadino. L’esponente alleanzino Gino Trotto è contrariato per il
comportamento della Giunta comunale: «Anziché risolvere i problemi-
dichiara- qualche assessore si pavoneggiano, rilasciando dichiarazioni
esultanti alla stampa. Poi, si scopre che non ci sono i soldi neanche per
acquistare una scheda telefonica».
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