Cronaca di Frosinone

Venerdì 7 Dicembre 2001
Lavoro e sicurezza
Commissione d’indagine: in nove mesi 46mila infortuni

di VALENTINO CASTALDO

Diminuiscono i casi mortali di incidenti sul lavoro ma al tempo stesso si assiste ad un incremento del numero assoluto degli incidenti stessi. La sicurezza nei luoghi di lavoro sarà tutelata anche da una commissione regionale di indagine presieduta da Alessio D'Amato (capogruppo regionale del Pdci) che ieri ha presentato le linee guida dell’iniziativa. «Vogliamo arrivare ad una diminuzione del 10 per cento del numero degli infortuni - ha detto D’Amato - e fare sì che vengano aumentate le risorse destinate alla prevenzione». Secondo i dati forniti, di fonte Inail, nel Lazio gli infortuni sul lavoro avvenuti tra gennaio e settembre 2001 sono stati quasi 46 mila, con un incremento dello 0,8 per cento rispetto all’anno precedente. L’assessore regionale alla sanità Vincenzo Saraceni ha osservato come l’avvio dei lavori della commissione coincide con la prossima presentazione, in giunta, del Piano sanitario regionale, ed ha annunciato la prossima convocazione del Comitato regionale di coordinamento per la “626", che coordinerà il lavoro di Asl, servizi ispettivi, Inail, vigili del fuoco, Nucleo operativo dei carabinieri. Il presidente del consiglio regionale Claudio Fazzone ha sottolineato l'importanza data alla materia dalla Regione, «credo l'unica - ha detto - ad avere insediato una commissione su questo tema».
Intanto anche sul fronte del lavoro arriva un’altra novità. Formazione, sgravi contributivi, bingo e ulteriori agevolazioni per le piccole aziende, sono la ricetta suggerita da Italia Lavoro (azienda a capitale pubblico del Ministero delle Finanze) per il rilancio dell'occupazione nel Lazio dei lavoratori socialmente utili. «Una formula semplice che gli imprenditori devono assimilare in tempi brevi per combattere tempestivamente anche la concorrenza dei mercati esteri», così spiega Natale Forlani amministratore delegato di Italia Lavoro, la necessità di ricorrere alle agevolazioni in corso per gli imprenditori che assumo i lavoratori socialmente utili. «Per ogni lavoratore assunto - spiega Forlani - le aziende possono usufruire di considerevoli esenzioni fiscali fino ad un massimo di 18 milioni di lire e contributi mensili per 867 mila lire fino a sei mesi, da destinare alla formazione. Inoltre gli lsu assunti in questo periodo - conclude Forlani - non fanno cumulo con gli altri dipendenti rischiando agli imprenditori di far superare il tetto delle 15 unità».