SICUREZZA 2001 Sorpresa: in calo gli infortuni mortali sul lavorodi MARCELLO GELFUSA
Una buona notizia sotto l'albero, per la Ciociaria: diminuiscono gli
infortuni mortali sul lavoro. Dai 17 denunciati nel Duemila, si è passati ai 7
di quest'anno. Lo ha reso noto la direzione regionale dell'Istituto Nazionale
per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro, nel suo rapporto di fine
anno. Ma se gli incidenti mortali sono più che dimezzati rispetto allo scorso
anno, il dato complessivo dei sinistri relativo al Duemilauno mostra un trend
negativo se rapportato ai dodici mesi dell'anno precedente: da 5.071 sono saliti
a 5.332. E' il settore industria, commercio e servizi che ha fatto registrare un
incremento di 370 incidenti: dai 4.298 registrati nel Duemila, si è passati ai
4.668 di quest'anno. In calo, invece, i sinistri nel comparto agricoltura: scesi
dai 773 dell'anno passato ai 664 di quest'anno. Secondo l'Inail, l'aumento
complessivo degli infortuni denunciati è dovuto al forte incremento
dell'occupazione: crescente nell'industria, commercio e servizi, e decrescente
nell'agricoltura. Nel comparto industria, commercio e servizi, i settori più
interessati dal fenomeno infortunistico sono quello delle costruzioni e quello
manifatturiero; nel comparto agricoltura, il maggior numero di sinistri si
verifica durante la lavorazione relativa alla preparazione del terreno, e
durante la raccolta e la trasformazione dei prodotti. Triste primato, per la
Ciociaria, tra le province (Roma esclusa, ovviamente) del Lazio; nel Pontino,
infatti, nei dodici mesi appena trascorsi sono stati denunciati complessivamente
4.138 incidenti sul lavoro, 2.092 nel Viterbese, 1.557 nel Reatino. Il primato
degli infortuni mortali spetta, invece, alla provincia di Latina, ove nel
Duemilauno ne sono stati registrati 11; 3 in quella di Rieti, ed 1 in quella di
Viterbo. Aumentano gli incidenti sui luoghi di lavoro, e cresce la
preoccupazione dei sindacati. «Purtroppo - commenta Stefano Bianchi, segretario
regionale Cgil - la sicurezza sul posto di lavoro è da molti, soprattutto fra i
piccoli imprenditori, ancora considerata un optional. La necessità di recuperare
margini troppo bassi di parecchie gare conquistate con ribassi assurdi, induce
più di qualcuno a diminuire i costi; e, quando si tratta di "stringere la
cinghia", il più delle volte si sceglie di risparmiare sulla sicurezza. C'è poi
il fenomeno del lavoro sommerso che non aiuta, anzi provoca ricadute negative
sulle condizioni lavorative, che si ripercuotono innanzitutto sulla sicurezza».
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