Cronaca di Frosinone

Lunedì 17 Dicembre 2001
SICUREZZA 2001
Sorpresa: in calo gli infortuni mortali sul lavoro

di MARCELLO GELFUSA

Una buona notizia sotto l'albero, per la Ciociaria: diminuiscono gli infortuni mortali sul lavoro. Dai 17 denunciati nel Duemila, si è passati ai 7 di quest'anno. Lo ha reso noto la direzione regionale dell'Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro, nel suo rapporto di fine anno. Ma se gli incidenti mortali sono più che dimezzati rispetto allo scorso anno, il dato complessivo dei sinistri relativo al Duemilauno mostra un trend negativo se rapportato ai dodici mesi dell'anno precedente: da 5.071 sono saliti a 5.332. E' il settore industria, commercio e servizi che ha fatto registrare un incremento di 370 incidenti: dai 4.298 registrati nel Duemila, si è passati ai 4.668 di quest'anno. In calo, invece, i sinistri nel comparto agricoltura: scesi dai 773 dell'anno passato ai 664 di quest'anno. Secondo l'Inail, l'aumento complessivo degli infortuni denunciati è dovuto al forte incremento dell'occupazione: crescente nell'industria, commercio e servizi, e decrescente nell'agricoltura.
Nel comparto industria, commercio e servizi, i settori più interessati dal fenomeno infortunistico sono quello delle costruzioni e quello manifatturiero; nel comparto agricoltura, il maggior numero di sinistri si verifica durante la lavorazione relativa alla preparazione del terreno, e durante la raccolta e la trasformazione dei prodotti. Triste primato, per la Ciociaria, tra le province (Roma esclusa, ovviamente) del Lazio; nel Pontino, infatti, nei dodici mesi appena trascorsi sono stati denunciati complessivamente 4.138 incidenti sul lavoro, 2.092 nel Viterbese, 1.557 nel Reatino. Il primato degli infortuni mortali spetta, invece, alla provincia di Latina, ove nel Duemilauno ne sono stati registrati 11; 3 in quella di Rieti, ed 1 in quella di Viterbo. Aumentano gli incidenti sui luoghi di lavoro, e cresce la preoccupazione dei sindacati. «Purtroppo - commenta Stefano Bianchi, segretario regionale Cgil - la sicurezza sul posto di lavoro è da molti, soprattutto fra i piccoli imprenditori, ancora considerata un optional. La necessità di recuperare margini troppo bassi di parecchie gare conquistate con ribassi assurdi, induce più di qualcuno a diminuire i costi; e, quando si tratta di "stringere la cinghia", il più delle volte si sceglie di risparmiare sulla sicurezza. C'è poi il fenomeno del lavoro sommerso che non aiuta, anzi provoca ricadute negative sulle condizioni lavorative, che si ripercuotono innanzitutto sulla sicurezza».