LA SITUAZIONE NEGLI OSPEDALI
«Gli appalti abbassano i
prezzi» L’assessore Saraceni: «Con questo
sistema è finito il Far West nelle corsie»
di MARCO GIOVANNELLI
«E’ un mondo in fortissima competizione. Per fortuna da qualche
anno le Asl hanno organizzato dei veri e proprio appalti per la cura del “caro
estinto" e di conseguenza quei fenomeni di prevaricazioni, di violenze e di
sfruttamento anche in quei momenti pietosi, è rallentato di molto». Vincenzo
Saraceni, assessore regionale alla sanità, aveva chiesto ai direttori generali
di essere portato a conoscenza di qualsiasi irregolarità ma finora non ha
ricevuto nessuna segnalazione. Non era certamente così in passato (e forse
anche oggi qualche caso anomalo si verifica ancora) quando nelle corsie c’era in
“agguato" qualche operatore sanitario pronto ad avvertire l’agenzia amica in
cambio di un compenso. «Non c’è più il Far west di qualche decennio fa -
commenta Cosimo Speziale, direttore generale della Asl B dalla quale dipende
l’ospedale Pertini -. Ormai negli ospedali questi servizi sono affidati in
appalto. Non escludo che ci sia ancora qualche fenomeno increscioso ma per ora
nessuno è venuto a bussare alla mia porta per denunciarlo. Con gli appalto i
prezzi dei funerali si sono abbassati. Al Pertini abbiamo quattro ditte che
cambiamo a rotazione ogni settimana ma non c’è monopolio». Al San Camillo
Forlanini il sistema dell’appalto per le pompe funebri entrerà in funzione il
prossimo mese. «Nessun monopolio e prezzi bassi - spiega il direttore generale
Guido Pugliesi -. La gara è in corso, spero di concluderla entro la metà di
gennaio». Al San Camillo, oltre l’Ama, gli altri partecipanti hanno costituito
delle associazioni d’imprese temporanee per poter presentare offerte migliori.
In pratica in gara ci sono una cinquantina di agenzie.
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