Il 2002 visto da sindaci e
sindacalisti Lavoro, cultura, città più
vivibili: progetti per l’anno che verràDopo un 2001 che ha visto vacillare le certezze del mondo occidentale, cosa
si aspettano i ciociari per il 2002? Un futuro di pace e serenità, al di là dei
colori politici, evitando la propaganda personale. E per la nostra provincia? Di
sicuro un rilancio dell'economia e dell'occupazione e città più vivibili.
Infatti, tutti i sindaci dei comuni più grandi sono pronti a lavorare per
migliorare la qualità della vita dei propri concittadini. «Per il 2002? Un nuovo
sindaco per Frosinone, me», scherza Domenico
Marzi, che, però, subito sottolinea: «A parte tutto, mi
impegnerò fino all'ultimo e riconfermo la candidatura alle prossime elezioni che
si giocheranno su due temi: mobilità e cultura». «A questo proposito, riproporrò
i finanziamenti per la strada Ferentino-Castelmassimo se serviranno ad acquisire
al patrimonio statale gli immobili in territorio di Alatri - continua Marzi - E
per il rilancio culturale, aspetto soltanto il decreto del Ministro per disporre
del vecchio Tribunale come sede dell'Università a Frosinone. L'ateneo di
Cassino, infatti, dall'anno prossimo aprirà alcuni corsi di laurea». «Lavorerò
soprattutto per la nascita della provincia del Lazio meridionale -
precisa Bruno Scittarelli,
sindaco della Città Martire - poi per la realizzazione dell'Asi, del nuovo
depuratore, di alcune strade e per l'ultimazione del Polivalente». «Focalizzerò
l'attenzione sul problema idrico - spiega Francesco
Ganino, primo cittadino di Sora - dovremo rispettare di
più l'ambiente, altrimenti l'acqua diventerà oro, oro bianco». Ma l'augurio più
sincero, Ganino lo rivolge alle 4.000 bande musicali, sparse in tutta l'Italia,
lui che è appunto maestro di banda. «Desidererei una legge che riorganizzasse
queste istituzioni culturali, in grado di unire tutti, piccoli e grandi»,
aggiunge. Lavori pubblici per cambiare in positivo il volto della città sono
anche nei pensieri di Franco Fiorito, sindaco di Anagni. «Vorrei un centro storico più bello e periferie
più vivibili - precisa - cambieremo il volto urbano del comune, per esempio,
costruendo tre parcheggi. E' necessario riportare Anagni alla posizione che
merita». Ed i sindacalisti cosa si attendono dal 2002? Tutti sottolineano
la necessità di un rilancio dello sviluppo e dell'occupazione. «Bisogna puntare
ad un'economia integrata, basata sul miglioramento del settore turistico e sul
consolidamento di quello industriale - precisa il segretario della
Cisl, Romano Fratarcangeli -
Altrettanto importante sarà l'innalzamento della qualità dei servizi sociali, in
particolare sanitari». «Serviranno iniziative concrete, come il Patto
territoriale e quello per il turismo, per ridare respiro all'occupazione -
aggiunge Domenico Fracasso,
segretario della Uil - ed io credo che sindacati, imprenditori ed istituzioni
potranno lavorare insieme». «Ma non vanno dimenticate le vertenze come la
Schlumberger, la BW, la Cedit, l'Acqua Terme - gli fa eco Benedetto Mollica, segretario della Cgil
- comunque, al centro di tutto va rimesso il lavoratore come persona». Ed il
rispetto dei diritti, soprattutto delle donne, si augura Rosa Roccatani, segretario dell'Ugl.
«Ancora oggi, infatti, sono vittime di ricatti, di violenze velate spesso
morali. In generale, vorrei più formazione e ricerca, meno interessi personali»,
sottolinea la sindacalista. E la sanità ciociara nel 2002? «Mi auguro un
salto di qualità, che quest'anno non è avvenuto per colpa della cattiva gestione
dell'attuale manager - polemizza Giulio Rossi
della Uil - Chiediamo meno tempi d'attesa, concorsi
interni ed assunzione dei lavoratori precari». «Bisognerà risolvere il problema
delle carenze nelle corsie con nuovi posti di lavoro», gli fa eco Angelo Ricci della Cisl. «La vera svolta
ci sarà con la costruzione degli ospedali a Frosinone e Cassino - aggiunge Davide Della Rosa della Cgil -
Ma nell'immediato chiediamo che se la dirigenza non raggiunge i risultati sia
punita o, viceversa, premiata se li ottiene ed, inoltre, controlli rigorosi
nelle case di cura per anziani».
Si. Di Ri.
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